Endometriosi: sintomi, cause e cura

L’endometriosi si caratterizza da una presenza anormale di frammenti dell’endometrio localizzati all’interno dell’utero ed è definita come una malattia ginecologica evolutiva che colpisce circa il 2% delle donne.

Definizione

L’endometrio è composto dai tessuti che tappezzano la cavità uterina. Quando l’ovulo non è fecondato, l’endometrio entra in uno stadio di necrosi, per poi essere eliminato durante le mestruazioni e rinnovarsi in seguito. Quando questi tessuti si sviluppano all’interno dell’utero, si sviluppa un’endometriosi, che non può essere evacuata con il ciclo mestruale e di conseguenza provoca delle manifestazioni della malattia stessa. La localizzazione dell’endometriosi sono solitamente le ovaie con la formazione di cisti, le tube, il peritoneo, la zona tra la vescica l’utero e la vagina, e tra la vagina e il retto.

Endometriosi digestiva

Quando l’endometriosi colpisce gli organi di altri apparati, come il retto, la si definisce endometriosi digestiva. Raramente può colpire anche l’intestino, ma il coinvolgimento dell’apparato gastrointestinale è principalmente associato ad una forma di endometriosi grave. Quest’ultima tocca il 9% delle donne che presentano un’endometriosi pelvica profonda.

Endometriosi polmonare

Quando l’endometrio colpisce i polmoni e la pleura, si parla di endometriosi polmonare, qualificata anche come endometriosi toracica, che si manifesta maggiorente con uno pneumotorace catameniale, che sopraggiunge durante le mestruazioni. Il blocco dell’azione degli estrogeni sull’endometrio costituisce il principale trattamento medico dell’endometriosi.

Endometriosi vescicale

Quando l’endometrio colonizza la vescica durante il ciclo mestruale si parla di endometriosi vescicale. Questa forma d’endometriosi è relativamente rara ma provoca tuttavia delle lesioni alla vescica. Il trattamento previsto è quello di effettuare una cistectomia parziale. Praticato con una celioscopia, l’intervento chirurgico consente di eliminare la parti della vescica troppo toccate dall’endometriosi.

Endometriosi profonda

Quando queste lesioni toccano la parete degli organi pelvici in profondità l’endometriosi si qualifica come profonda, una delle più gravi forme di endometriosi, che causa anche infertilità. In caso di forti dolori o per il desiderio della donna colpita di avere dei bambini può essere preso in considerazione un intervento chirurgico.

Cause

Come largamente accennato le cause derivano da un’anomalia dell’endometrio che si posizione all’esterno dell’utero e non consente di essere espulso.

Fattori di rischio

Molti possono essere i fattori scatenanti l’endometriosi. Questa patologia colpisce prettamente le donne in età fertile, tra i 30 e i 50 anni, ma anche le adolescenti. Durante il periodo della menopausa è molto raro che si sviluppi l’endometriosi. Una predisposizione familiare può rappresentare un fattore di rischio. La presenza di dolori pelvici in una donna che ha la madre che soffre di endometriosi deve, dunque, allarmare. L’esposizione in utero al dietilstibestrolo aumenta anche il rischio. Le mestruazioni precoci, dolorosi, brevi possono aumentare i fattori di rischio. Anche l’associazione ipofertilità ed endometriosi rappresenta con il tabagismo con antecedenti ginecologici come malformazioni ostruttive congenite, raschiamento uterino, elettrocauterizzazione del collo o il riscorso alla spirale (IUD) un alto rischio che la malattia si manifesti.

Sintomi

Essa si caratterizza dalla presenza di segmenti dell’endometrio (o mucosa uterina) che si trapiantano fuori dell’utero, sugl’organi genitali come ovaie e utero, ma anche peritoneo o il retto. D’origine sconosciuta colpisce spesso le giovani donne fino ai 3 anni. L’endometrio stando sotto l’influenza degli ormoni del ciclo sessuale, coinvolgerà anche l’endometriosi, questo a spiegazione die sintomi che ne deriveranno. Essi risultano variabili da una donna all’altra e lo stacco temporale tra la manifestazioni dei primi sintomi e la diagnosi dell’endometriosi è di qualche anno. Tra i segni clinici dell’endometriosi, i dolori addominali bassi e sanguinamenti d’origine genitali frequenti. L’infertilità è una complicazione frequente e anche svariati dolori durante i rapporti sessuali In caso di endometriosi leggera, i frammenti si fissano sull’utero, le ovaie e le tube di Falloppio. In una forma più severa le cisti (endometriomi) possono formarsi nella cavità uterina o sull’ovaio e come aderenze che uniscono gli organi. La malattia tende a scomparire spontaneamente dopo la menopausa. Alcuni soggetti non presentano alcuna manifestazioni e l’endometriosi viene scoperta fortuitamente durante un bilancio dell’infertilità. I dolori pelvici cronici sono localizzati al libello del basso ventre e possono toccare ugualmente le gambe e il dorso. Anche dolori persistenti per settimane o mesi possono evocare la presenza di un endometriosi e causare anche una perdita di coscienza. Inoltre i dolori importanti durante le mestruazioni possono divenire emorragici oppure presentare dolori precedenti alle mestruazioni (dismenorrea).

La presenza di rapporti dolorosi (dispareunia) è un’altra caratteristica di questa patologia. Inoltre, per associazione, si manifestano anche problemi digestivi o urinari connessi all’endometriosi: diarrea o costipazione, dolore durante la defecazione, sanguinamento rettale, dolore o bruciore durante la minzione, difficoltà a svuotare la vescica o ematuria. Anche la stanchezza cronica è un episodio frequente della manifestazione dell’endometriosi, fatica spesso esacerbata dal trattamento. Può provocare infertilità e la presenza di perdite scure al termine del ciclo mestruale o dopo il rapporto sessuale, il sopraggiungere di nausea, vomito, vertigini e anche dolori ai polmoni o toracici durante le mestruazioni o dolori situati a destra o tosse possono essere osservati.

Diagnosi

La diagnosi dell’endometriosi si basa su un esame ginecologico approfondito; un’ecografia dove l’obiettivo è quello di rilevare gli endometriomi. A volte può essere associata ad una RM (risonanza magnetica), una laparoscopia o celioscopia che consiste di esaminare la cavità addominale con l’aiuto di un endoscopio. La laparoscopia o celioscopia presentano due vantaggi considerabili: l’identificazione formale dell’endometriosi e la possibilità di eliminare le lesioni dell’endometriosi durante l’esplorazione.

Cura

Il trattamento dell’endometriosi è indicato alle donne senza figli o aventi un problema di fertilità, in casi in cui vengono manifestati dolori forti. L’astensione al trattamento è da raccomandare nelle donne giovani (sotto i 35anni), nelle quali l’endometriosi è minima e senza effetti sulle tube o sulle ovaie. In caso di prescrizione di una cura, il controllo medico regolare è necessario. La cura dell’endometriosi ha lo scopo di ridurre questo tessuto indesiderato, tenuti conto dei farmaci, degli ormoni che hanno effetti negativi sulla proliferazione di questi tessuti, la laparoscopia o celioscopia oltre che a diagnosticare la patologia consentono anche di intervenire in caso di aderenze ed eventuali endometriomi.

Cura ormonale

La cura ormonale è generalmente prescritta in prima istanza, con dei farmaci anti-estrogeni, destinati a ridurre i sanguinamenti e le lesioni: contraccettivi orali combinati o spirale. In alterativa delle cure di menopausa artificiale sono effettuate tramite iniezioni mensili di GnRH, in grado di arrestare il ciclo che poi riprende dopo due tre mesi dall’arresto del trattamento. Trattamenti a base di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono essere prescritti per lenire i dolori associati alla presenza di endometriosi.

Intervento chirurgico

Nel caso in cui la cura ormonale fallisse e la paziente desideri avere una gravidanza, può essere considerato l’intervento. Esso viene effettuato con il laser e ha lo scopo di eliminare l’endometriosi. Si tratta di un intervento chirurgico conservativo, soprattutto per le donne sotto i 40 anni, che hanno il desiderio di diventare mamme. In casi gravi, può essere effettuata l’isterectomia (esportazione dell’utero).

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