Valeria Golino, Inquieta 2015: "Dedico il premio alla Grecia"

Eletta "Inquieta dell'anno 2015", Valeria Golino ha dedicato il premio che ha ritirato domenica 5 luglio a uno dei suoi paesi d'origine: "Siamo tutti greci, sono molto fiera del mio secondo popolo".

Valeria Golino, "Inquieta 2015" ha dedicato il premio alla Grecia, il paese di sua madre.


Figlia di una pittrice greca di origini francesi ed egiziane, cresciuta tra Atene e Napoli, Valeria Golino si è sbilanciata in merito al referendum in Grecia contro l'austerità, che si è concluso con la vittoria del No con un netto 61%: “Non sono solita fare dediche quando ricevo premi, ma questa sera voglio dedicare questo premio alla Grecia. Siamo tutti greci, sono molto fiera del mio secondo popolo”.  E ancora: "Sono contenta che abbia reagito a questi anni di umiliazione e continua pressione". Ben consapevole delle responsabilità e degli errori dei governanti ellenici che hanno portato alla deriva di questi tempi, Valeria ha ribadito che "nessuna nazione si merita questo trattamento".

Con queste parole domenica 5 luglio, quando gli occhi dell’Europa erano tutti puntati sul Paese chiamato al referendum, l’attrice più Inquieta dell’Anno ha ritirato sul palco del circolo di Millesimo, in provincia di Savona, il premio destinato a personalità del mondo dell’arte, della cultura, della scienza, dello spettacolo e della società civile che spiccano per “la vivacità intellettuale e sentimentale, il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi, di comprendere se stesso e gli altri e di intraprendere iniziative e avventure nuove”. 

Caratteristiche, queste - ha commentato il presidente Elio Ferraris - che certo non mancano a Valeria Golino, vincitrice di questa XVII edizione. È una nomade culturale, sempre pronta a partire per destinazioni insolite, come testimoniano la sua variegata filmografia e il suo esordio nella regia. È una delle donne italiane che rendono onore al nostro Paese nel mondo”. 

Vestita con un abito fiorato stile anni Cinquanta, in omaggio alla celebre fiction Rai Velvet, radiosa, spiritosa e alla mano, Valeria - già vincitrice della Coppa Volpi, due David di Donatello, 4 Nastri d'argento, 3 Globi d'oro e 3 ciak d'oro - si è presentata al Circolo da sola (il suo Riccardo Scamarcio è impegnato per lavoro cinematografico in Puglia) e dal palco ha raccontato il suo ultimo lavoro, Miele, che l’ha vista debuttante anche come regista. Poi ha sorriso, quasi imbarazzata, dei complimenti che ha incassato in diretta durante la serata dove era presente anche l’autore e produttore televisivo Antonio Ricci, Inquieto dell’Anno 2001. Quando è arrivato il momento di ritirare il premio, la sghimbescia, ovvero una piccola pentola di terracotta schiacciata da un lato, con i manici sconnessi, con all’interno un panno di lino con inciso il suo nome, Valeria ha sghignazzato: i liguri sono noti per le loro braccia corte, ma in tempi come questi, un’inquieta come Valeria, dal sangue un po’ italiano e un po’ greco, ha colto l’occasione per ribadire il suo grazie alle sue terre.

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