Grazie a Facebook ritrova l'infermiera che la salvò dall'ustione appena nata

Trentotto anni dopo il ricovero in ospedale, per un'ustione causata da un bollitore, Amanda Scarpinati ha ritrovato l'infermiera che le salvò la vita pubblicando la foto su Facebook: un abbraccio che ha commosso il mondo. 

La foto pubblicata su Facebook che ha permesso di ritrovare l'infermiera che ha salvato la neonata da un'ustione, risale al 1977.


Era il 1977, Amanda Scarpinati era una neonata di tre mesi quando finì all’ospedale, per un'ustione causata dal vapore di un bollitore e un’infermiera si prese cura di lei. Chissà quante volte ha immaginato quell'abbraccio scomparso dalla sua memoria. Di quei giorni d’apprensione le era rimasta una fotografia un po’ sgranata, scattata al pronto soccorso e pubblicata sul bollettino dell'ospedale. Un’immagine che racconta tutto l’affetto che quella giovane donna le aveva trasmesso, in quella stretta che oggi, 38 anni dopo, sta commuovendo il web. Un abbraccio che Amanda ha ricercato per tutto questo tempo, finché non l’ha ritrovato, grazie a Facebook

Amanda, oggi 38enne, originaria di Athens, nello Stato americano della Georgia, l’ha inseguita quasi ogni giorno della sua vita. Voleva guardarla negli occhi e ringraziarla per averle salvato la vita. Perché se oggi, dopo decine di interventi chirurgici, è sana e salva, è anche merito suo e queste cose non si dimenticano, nemmeno se non si ricordano più. Poco prima di abbandonare la caccia all’ago nel pagliaio, Amanda segue il suggerimento di un’amica e si affida alla rete virtuale che incastra più di mezzo mondo: pubblica la foto su Facebook, lancia un appello e si mette in attesa. Saltellando da una bacheca all’altra, lo scatto suscita l’attenzioni prima degli amici, poi degli sconosciuti, infine di Angela Leary, un'infermiera dell’Albany Medical Center di New York che riconosce il volto della donna. 

Un angelo che si chiama Susan Berger, ai tempi aveva 21 anni e oggi è una dirigente presso il centro di salute Cazenovia College, sempre nello Stato americano di New York. Facile immaginare la gioia di Amanda quando ha letto il post che le ha permesso di contattarla, per chiederle un incontro e poi stringersi in un abbraccio, avvenuto il 29 settembre tra lacrime e sorrisi, non meno intenso di quello che le salvò la vita, 38 anni or sono.

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