Quando togliere il ciuccio: età e svezzamento
Il ciucciare è un riflesso fisiologico del bambino che può diventare una cattiva abitudine se si protrae con l’età. Fonte di conforto per il bambino, può avere conseguenze gravi sulla sua evoluzione orale. Si consiglia di consultare il medico, se dopo i 3 anni non si raggiunge lo svezzamento.
I vantaggi del ciuccio
La suzione è una condizione innata del bambino, che sperimenta questo suo bisogno anche prima della sua nascita, nel grembo materno. A partire dai 6 mesi, il bambino tende a ciucciare il suo pollice o un ciuccio per ragioni fisiche e psicologiche: svezzamento dall’allattamento materno, alleviare il mal di denti e per addormentarsi. Il ciucciare è la sola rassicurazione psicologica che egli dispone in maniera autonoma per rassicurarsi o alleviare una tensione. Questo gesto confortante gli permette anche di integrare più facilmente i “grandi apprendimenti” come il linguaggio e le norme sociali.
Età dello svezzamento da ciuccio
Come per l’allattamento, non esiste una regola unica per togliere il ciuccio, ma i professionisti della salute sono d’accordo in generale su un’età media di 3 anni: di preferenza 2 anni per il ciuccio e prima dei 4 anni per il pollice. Altri specialisti raccomandano anche di iniziare lo svezzamento da ciuccio a partire dai 12 mesi.
Conseguenze e complicazioni
Oltre i 3 anni, il ciucciare ripetuto del pollice o del ciuccio può comportare delle conseguenze negative sulla formazione della bocca e dei denti, ma anche del linguaggio del bambino. A lungo termine, essa può comportare una deformazione del palato, un mal allineamento dei denti, una diminuzione dell’acquisizione verbale, difficoltà di elocuzione e deglutizione. Inoltre, la suzione ripetuta oltre il limite di età, può comportare un aumento del rischio di otiti. Più si lascia il bambino con il ciuccio, maggiore risulta essere il rischio di radicamento e di dipendenza da questo atto, e, di conseguenza, questo rallenta l’autonomia del bambino. Oltre i tre anni, se il bambino non ha ancora smesso di ciucciare, ciuccio o pollice, è bene consultare il medico di famiglia o il pediatra che possa ben orientare i genitori verso uno specialista in dentista o ortodontista.
Consigli e prevenzione
Il ciuccio, in quanto oggetto, è più facile da far sparire che un pollice. Più lo svezzamento viene fatto in anticipo, più è facile avere risultati. Pediatri raccomandano un utilizzo precoce del ciuccio proprio per poterlo togliere il primo possibile. Dare il ciuccio al bambino deve essere limitato in un posto e ad un momento specifico della giornata, come la stanza da letto o prima di addormentarsi. Lo svezzamento deve avvenire progressivamente e al momento opportuno, senza stress aggiuntivi. Un sistema di ricompensa o valorizzazione può instaurarsi per favorire l’arresto, senza inutili rimproveri o umiliazioni. Per il pollice, invece, non esiste una ricetta miracolosa che possa aiutare il bambino a ciucciarselo. L’iniziativa deve venire da sé stesso, ma può essere incoraggiato a farlo.