Spina calcaneare: cura ed esercizi

La spina calcaneare è un'esostosi, ovvero una neoapposizione benigna di osso, con formazione di un'escrescenza simile ad uno sperone, localizzata a livello del calcagno, osso che concorre a costituire l'ossatura del tallone. 

Le due forme

Esistono due varianti a seconda della localizzazione di tale neoformazione e più precisamente una forma inferiore ed una forma posteriore. Come facilmente intuibile, la posizione della spina ossea sull'osso calcaneare determinerà la denominazione della forma.

Sintomi

Ne consegue che anche i sintomi, sostanzialmente costituiti dal dolore localizzato a livello del tallone e delle strutture limitrofe, differiranno in modo sensibile. Questo poiché, essendo interessate dalla patologia anche le strutture contigue al calcagno, il coinvolgimento delle inserzioni muscolotendinee orienterà la sede prevalente del dolore in un caso verso la parte inferiore, nell'altro posteriore del piede. Infatti nel primo caso l'interessamento della fascia plantare, legamento che si inserisce appunto al di sotto del calcagno, provocherà la cosiddetta "fascite plantare" con localizzazione del dolore nella parte inferiore del piede. Viceversa, nella forma posteriore, l'interessamento dell'inserzione del tendine di Achille, che avviene appunto a questo livello, determinerà l'insorgenza di un dolore localizzato soprattutto nella zona posteriore del tallone. 

Dolore

Come abbiamo visto il fattore comune alle due forme è rappresentato dal dolore, anche se sono descritti casi asintomatici, cioè non accompagnati da alcun disturbo. Ovviamente tale dolore si manifesterà soprattutto nel momento in cui il piede risulterà sollecitato e,quindi, durante la deambulazione e ancor di più nella corsa, anche se, nei casi più gravi, addirittura a riposo oppure al risveglio mattutino.

Cause

Tra i principali fattori responsabili della formazione della spina calcaneare possiamo enumerare varie cause, dalle malformazioni del piede (piede piatto o piede cavo), al sovrappeso (e obesità), al sovraccarico durante il jogging, la fascite plantare, l'infiammazione del tendine di Achille, traumi e talvolta l'uso di scarpe inadeguate.

Diagnosi e terapia

La conferma definitiva, una volta formulato il sospetto, avverrà con l'esecuzione di un esame radiografico che evidenzierà in modo inequivocabile la diagnosi. La terapia, essenzialmente conservativa (90% dei casi), è costituita dalla somministrazione di analgesici-antinfiammatori, riposo, fisioterapia, protesi plantari e, nei casi più ostinati, trattamento con onde d'urto. La terapia chirurgica, che consiste nella rimozione della spina calcaneare, interesserà una minima parte dei casi, circa il 10%, come abbiamo visto. La prognosi è favorevole nella quasi totalità dei casi, sia con terapia conservativa che chirurgica.

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