Interferenti endocrini: evitare i rischi per i bambini

Gli interferenti endocrini, chiamati anche perturbatori, sono potenzialmente nocivi per i bambini e i loro effetti possono manifestarsi già dalla nascita o dopo alcuni anni. Ecco i rischi correlati e le modalità per proteggersi in tempo.

Definizione e meccanismo d’azione

Il sistema endocrino designa l’insieme di organi che producono ormoni. I perturbatori endocrini agiscono su questo sistema e alternando il corretto funzionamento, provocando anche fenomeni nefasti sulla crescita, il metabolismo, lo sviluppo degli organi riproduttori e del cervello. Gli interferenti endocrini verrebbero chiamati in causa anche per la sopraggiunta di alcuni tipi di cancro.

Rischi per i bambini

Esposizione

I bambini sono esposti, come gli adulti, ai danni che questi perturbatori endocrini rappresentano. Secondo uno studio pubblicato in aprire 2017, svolto su un campione di bambini tra i 10 e i 15anni, i capelli dei bambini potrebbero contenere almeno trenta sostanze tossiche diverse. I bambini sono esposti agli interferenti endocrini con prodotti del quotidiano (nell’alimentazione, nei cosmetici, nei prodotti d’igiene, vestiti, giochi, ecc.) ma anche nell’aria e nella terra. Esiste anche il rischio di contrarli nell’utero, se la donna incinta è esposta a sostanze tossiche durante la sua gravidanza.

Rischi per la salute

Gli interferenti endocrini sono suscettibili di modificare la produzione degli ormoni, di mimare la loro azione o di impedirla. Nei bambini, questi effetti possono risultare aggravanti di disturbi di crescita, pubertà precoce o malformazioni a livello genitale. Le conseguenze dipendono dalla durata dell’esposizione, mentre il livello della tossicità di ogni sostanza è ancora sconosciuto.

Prevenzione

L’esposizione agli interferenti endocrini non può essere totalmente evitata ai nostri giorni in ragione della loro presenza sia nell’aria che in molti prodotti. Tuttavia, è possibile limitare i contatti con le molecole più tossiche modificando le proprie abitudini di consumo, ossia verificando le etichette dei prodotti e la presenza eventuale di sostanze come i parabeni, e privilegiando i prodotti dell’agricoltura biologica e naturale, prodotta senza trattamenti chimici. Si raccomanda inoltre di arieggiare di frequente gli spazi, per risanare gli ambienti. Si noti anche che l’uso del bisfenolo nella fabbricazione di biberon e contenuti alimentari è stata vietata nell’Unione Europea.

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