Orecchie a sventola: l'intervento
Avere le orecchie a sventola è un disturbo estetico, che spesso può celare malfunzionamenti all'apparato uditivo. Si rilevano tre malformazioni frequenti che sono associate o presentate in maniera isolata e che spesso portano i pazienti ad operarsi. Cosa fare per correggere le orecchie a sventola? Ecco alcuni consigli.
Malformazioni delle’orecchie
Di frequente le orecchie a sventola sono causate da malformazioni che riguardano: un’angolazione eccessiva tra il padiglione auricolare e il cranio (angolo retro-auricolare), che vede l’helix dell’orecchio scollata dal cranio; è possibile che le orecchie presentino un difetto della piega della cartilagine (l’anti-helix), la parte alta delle orecchie che risulta non troppo piegata o troppo liscia e rugosa. Infine, è possibile che le orecchie a sventola siano causate da un’ipertrofia della cartilagine centrale (la conca) che accentua la proiezione delle orecchie in avanti, distanziandole dal cranio e dandole la forma tipica delle orecchie a sventola.
Come curare le orecchie a sventola
Il rimedio tipico utilizzato per curare questa forma anestetica delle orecchie è quella di praticare un intervento chirurgico chiamato otoplastica. Questo consente di riparare non solo il danno estetico ma eventuali atre malformazioni soggiacenti e che riguardano in particolare la cartilagine auricolare dell’orecchio, senza avere alcun ruolo funzionale a livello del canale auditivo.
A che età operarsi
L’otoplastica può essere realizzata quando la crescita dell’orecchio è terminata, ossia a partire dai 7 anni. Tuttavia, il buon chirurgo estetico deve assicurare che la richiesta di intervento venga fatta dallo stesso bambino, e non esclusivamente dai suoi genitori. La motivazione e la sofferenza psicologica, spesso in ambito scolastico, può giustificare l’intervento in tenera età. Per gli adulti, essi possono sottoporsi all’intervento quando desiderano.
Prima dell’intervento
Prima di procedere ad un intervento di otoplastica viene effettuato, dal chirurgo plastico, un esame clinico approfondito delle orecchie, per determinare la strategia dell’intervento. Poi viene stilato un bilancio pre-operatorio su misura e viene consultato l’anestesista che determinerà se procedere con un’anestesia generale o locale e che assisterà il paziente per le 48h precedenti l’operazione. Per limitare il rischio emorragico verrà evitato di somministrare al paziente dell’aspirina.
Otoplastica – Anestesia
Generalmente l’intervento vien effettuato sotto anestesia generale, ma questa modalità dipende molto dall’intolleranza di ogni paziente ai farmaci somministrati, l’intesa tra il medico e il paziente stesso. L’anestesia locale in questi casi viene fatta tramite un prodotto analgesico iniettato localmente, mentre è anche possibile ricorrere ad un’anestesia locale assistita fatta con tranquillanti iniettati per endovena.
Intervento otoplastica mutuabile
La mutualità e gratuità di questo intervento in ambito ospedaliero dipende dalla prescrizione di uno psichiatra, che determina un rapporto emotivo e psicologico che questo problema determina a livello sociale. Per il problema delle orecchie a sventola è bene consultare il proprio medico di base e vedere con lui l’iter da percorrere ed eventualmente farsi consigliare bene sullo specialista che effettuerà l’operazione, i rischi infatti non sono pochi e devono essere prevenuti.