Voglio dimagrire (ma non riesco!): 10 errori e la dieta non funziona
Diete su diete, sacrifici su sacrifici, eppure molte volte tutti gli sforzi sono vani. In che cosa sbagliamo? Ecco i dieci errori più comuni.
Se è vero che volere è potere non sempre in fatto di dieta questo assioma resta valido. La ragione? Non tenere conto di piccoli accorgimenti che rendono inutili gli sforzi perpetrati al fine di perdere i chili di troppo. Certo, la forza di volontà è la principale responsabile di una dieta ben riuscita, ma l’accanimento, l’esasperazione e l'ossessione (pesarsi in continuazione), l’umore, il contesto e le scelte sbagliate possono condizionare in modo significativo il risultato di un regime ipocalorico. Partendo dal presupposto che abbiamo deciso di ridurre le porzioni, privilegiato frutta e verdura, detto addio al sale, ai carboidrati, agli zuccheri, ai dolci e all’alcol e ci alleniamo costantemente – insomma una vera e propria vita sana alle apparenze – ecco che tutto non funziona. Perché? Iniziamo dal primo errore: non ponetevi obiettivi irraggiungibili. La frustrazione è una delle prime cause di un mancato dimagrimento. La perfezione non esiste, cercate il miglior risultato possibile alla vostra portata e parlatene con un nutrizionista o dietista. Fare la fame non serve e vi farà solo stare male. Quindi no al digiuno forzato e non dite addio ai vostri alimenti preferiti, piuttosto cercate di integrarli in un piano dietetico personale e strutturato da un professionista. Createvi delle buone abitudini, il corpo è abitudinario e si adatterà in fretta alle vostre scelte sane.
Saltare i pasti
Quante volte una collega ci dice che salta la pausa pranzo perché non ha tempo? Sappiamo bene che molto spesso si tratta di una scusa per non ammettere che sta cercando di perdere peso. Niente di più sbagliato: saltare i pasti pone il nostro organismo in uno stato di preallarme che inevitabilmente fa rallentare il metabolismo per immagazzinare più grassi. Per questa ragione si preferisce fare magari un paio di spuntini in più ma riducendo le dosi di ogni pasto, in modo da mantenere le funzioni metaboliche attive. In particolare è fondamentale non rinunciare alla colazione che resta il pasto principale della giornata.
Non bere abbastanza acqua
Bere tanto fa bene e fa dimagrire. Quindi dimenticarsi di bere in quantità sufficiente può costituire un ostacolo da non sottovalutare in un processo di dimagrimento. Intanto “riempire la pancia” di acqua favorisce il senso di sazietà, oltre a favorire il metabolismo: bere acqua facilita, infatti, la combustione delle calorie, mantiene il corpo idratato, facilita la diuresi e riduce la ritenzione idrica. Abituatevi fin dal primo mattino ad accompagnare la colazione con un buon bicchiere d’acqua spruzzato di limone e bevete almeno due litri d’acqua nel corso della giornata.
L'errore di rinunciare ai carboidrati
Se è vero che i carboidrati vanno ridotti è sbagliato rinunciarvi del tutto, potrebbe scatenare reazioni controproducenti, portandovi alla ricerca di zuccheri. Allora sì alla pasta e al pane, preferibilmente integrali e senza superare una porzione di 60 gr al giorno (in un regime dimagrante). Attenzione, ovviamente, ai condimenti: un filo d’olio e pomodoro fresco e basilico non si nega a nessuno. La pizza? Meglio a pranzo che a cena e senza formaggio. Ma non rinunciatevi, certo, magari non più di una volta ogni due settimane.
Usare dolcificanti
Dire di no allo zucchero è una scelta tosta: come si fa a bere il caffè senza? Questione di abitudine, vedrete che in poco tempo non ci farete più caso, senza bisogno di ricorrere ai dolcificanti ed edulcoranti, molto spesso responsabili della perdita di calcio e di un innalzamento dell’appetito, oltre a trattarsi di prodotti industriali poco salutari. Meglio, allora, un cucchiaino di miele, oppure lo sciroppo d’agave o, ancora meglio, mezzo cucchiaino di stevia, dalle proprietà fortemente dolcificanti e a zero calorie.
Diete vegane, diete lampo, diete estreme, fai-da-te e passa-parola
Vegano è sano? Forse, nel senso che una dieta vegana ha alla base sicuramente degli alimenti sani ma forse non sufficienti. Inoltre sano non è sinonimo di perdita di peso perché per perdere peso bisogna ridurre le calorie e nei cibi vegani le calorie possono essere elevate. Quindi la dieta vegana può far ingrassare come dimagrire al pari di qualsiasi altro tipo di regime alimentare. In generale, è meglio diffidare dalle facili illusioni delle diete lampo, delle diete fai-da-te o dai passa-parola. Ogni dieta dovrebbe essere stilata in base ad un profilo personale che tenga conto dello stile di vita, delle esigenze di dimagrimento, degli aspetti psicologici e dello stato di salute. Quindi è un errore pensare che mangiare vegano faccia dimagrire. I due aspetti non sono necessariamente correlati.
In guardia dai falsi prodotti light
Il business che da anni prolifera sul concetto di dieta ha dato origine ad una serie infinita di alimenti sul mercato sedicenti dimagranti o, meglio, light. Eppure a ben guardare, le etichette dicono altro e quindi è importante saper leggere tra le righe dove spesso si incorre in inganni voluti. Spesso si è portati a sottostimare le calorie di fronte ad un prodotto che di facciata promette di essere “leggero” ma che spesso risulta essere ugualmente calorico se non di più di un alimento non dichiarato light. Così come è meglio rimanere in guardia dalle barrette proteiche, dai sostituivi dei pasti e dai prodotti dimagranti.
Eccessivo allenamento
L’attività fisica è fondamentale per dimagrire ma se si esagera è controproducente. L’eccessivo sforzo o l’over training comporta uno sviluppo muscolare ipertrofico, fa sì che il corpo accumuli grassi per ottemperare alle richieste a cui viene sottoposto e incrementa la produzione di radicali liberi, inducendo l’invecchiamento precoce. Quindi no alle attività iperintensive e fuori portata, mentre sì ad allenamenti a bassa intensità e di lunga durata (esercizio aerobico) associati ad esercizi di potenziamento muscolare equilibrati.
Non riposarsi
Che lo stress e la stanchezza siano in molti casi complici dei chili di troppo si sa da tempo. La fame nervosa spesso è la prima responsabile dell’assunzione di alimenti non necessari. Ecco perché è importante condurre una vita sana ed equilibrata, rispettosa delle (sette/otto) ore di riposo notturno necessarie all’organismo per ricaricarsi. Andate a letto presto e prendetevi momenti di relax tutti per voi. Non rinunciate al tempo libero, agli svaghi, all’aria aperta e ad un sano sonnellino perché la mancanza di sonno causa problemi non trascurabili al nostro metabolismo.
L'errore di non sgarrare mai
Essere drastiche, radicali, esasperate potrà solo rovinarvi il buon umore. La dieta sì ma non deve diventare la vostra prigione. Se sarete in grado di rispettare le abitudini che vi siete date, allora uno sgarro ogni tanto non potrà di certo farvi male, anzi, migliorerà la vostra giornata. L’importante è che resti uno strappo alla regola. Se la vostra amica del cuore vi porta dei pasticcini fatti amorevolmente da lei, potreste mai rifiutarne uno? Altro aspetto molto importante è come comportarsi a dieta finita. Il mantenimento è fondamentale per conservare nel tempo i risultati raggiunti: avete fatto trenta, potete tranquillamente fare trentuno, tanto più che ora il vostro organismo si è abituato ad un’alimentazione sana ed equilibrata.