Alimentazione in allattamento: le buone abitudini

L'alimentazione durante l'allattamento deve limitare l’assunzione di alimenti confezionati e di sostanze che possono provocare allergie al bambino. Ecco i cibi da evitare in allattamento.
 

L'alimentazione in allattamento deve essere corretta e, oltre ai cibi da evitare, bisogna prestare attenzione alle preparazioni. © Evgeny Atamanenko/123rf

L'alimentazione in allattamento deve essere corretta perché il cibo ingerito dalla neo-mamma passa direttamente al latte del bambino: per questo, in linea generale, meglio evitare pietanze preconfezionate o particolarmente grasse, alimenti troppo salati, caffeina e alcool. Anche iniziare una dieta durante l'allattamento è fortemente sconsigliato perché il periodo dell’allattamento è - di per sé - estremamente faticoso per l’organismo della donna e questo surplus di affaticamento, unito alla biologica stanchezza dell’accudimento del neonato nei suoi primi periodi di vita, è già di suo un dimagrante naturale (stando agli studi scientifici una donna che produce tra i 700 e gli 800 ml di latte al giorno “brucia” circa 500 calorie). Detto tutto questo, però, ecco quali sono i cibi da evitare in allattamento e le buone abitudini (alimentari) da assumere al più presto.

 

Alimenti da evitare durante l'allattamento

Specialmente nei primi tre mesi di vita del bebè ci sono molti cibi da evitare in allattamento. I primi sono quelli con un alto potenziale allergenico (che potrebbero creare dei disturbi al bambino) e i secondi sono quelli che potrebbero passare al latte un sapore sgradevole o delle sostanze dannose. Proprio per questo l’elenco è lungo: no al cioccolato e agli insaccati (che potenzialmente potrebbero portare della allergie), agli asparagi e ai carciofi e a tutte le verdure della famiglia delle brassicacee (come cavoli, broccoli eccetera) ma anche alla cipolla e all’aglio crudi (che avrebbero immediate conseguenze sul gusto del latte materno). Banditi anche l’alcol, la teina e la caffeina (che, caso mai, si potranno assumere - in quantità minima - in un momento della giornata lontano dall’allattamento) mentre i legumi andrebbero consumati con moderazione, specialmente se il bebè soffre di coliche gassose. Largo, invece, a tutti quegli alimenti ricchi di calcio (come formaggi freschi, latte e yogurt) che, però, dovranno essere assunti solo se in famiglia non esistono allergie ai latticini.


Dieta-allattamento: le buone pratiche

La gestazione è stato il periodo delle privazioni alimentari (con tutti i cibi vietati in gravidanza) ma anche il periodo dell’allattamento non è tanto semplice dal punto di vista della dieta. Quando il piccolo si nutre con il latte materno, infatti, l’attenzione all’alimentazione (e alle modalità di preparazione dei cibi) deve essere costante: la carne e il pesce, per esempio, devono essere consumati ben cotti mentre la verdura e la frutta (che devono essere sempre ben lavate per scongiurare i rischi di toxoplasmosi) se si preferiscono cotti devono essere preparati preferibilmente al vapore (per evitare che la quantità di vitamina presente negli alimenti sia depauperata durante la cottura). Largo, poi, a grandi quantità di liquidi come acqua (almeno un litro e mezzo al giorno), succhi di frutta (meglio se spremute di frutta fresca), brodi (ma non di dado) e tisane (preferibilmente alla camomilla o al finocchietto). Attenzione, infine, a non saltare i pasti e a preferire spuntini piccoli e numerosi ai pranzi e alla cene troppo abbondanti. 

 

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