Voglio la mamma: rimedi anti-mammite
La mamma, si sa (e fa piacere), è sempre la mamma ma se il piccolo di casa sviluppa un attaccamento eccessivo verso la figura materna urge un intervento. Ecco come affrontare l’urlo “Voglio la mamma!”.
![](https://img-20.ccm2.net/rOSPi_OjboYw-lzigcmqIaC6gmM=/440x/bc2aea0e71974f64901f3e0751289eea/ccm-faq/1286321.jpg)
“Voglio la mamma” una frase che, a seconda delle situazioni, può intenerire il cuore o esaurire la pazienza. Se ogni donna, mettendo al mondo il suo frugoletto sogna di essere per lui una presenza importante e costante, è anche vero che ciascuna sa che l’attaccamento eccessivo può mascherare qualche problema. Come rendere i figli più autonomi? Come curare gli eccessi di mammite? Ecco qualche consiglio utile per le mamme.
Mamma ti amo, ma devo andare!
L’attaccamento alla figura materna è qualcosa di ancestrale che, quindi, non deve essere (mai) trattato come un fastidio. Il problema, però, è che quando diventa eccessivo può portare delle difficoltà al corretto sviluppo del piccolo di casa. E il compito di intervenire prontamente spetta (nemmeno il caso di dirlo) proprio alla mamma. Se il bambino mostra una dipendenza eccessiva, infatti, diventa indispensabile stimolare la sua autonomia spronandolo a conquistare la sua indipendenza fornendogli piccoli compiti che lo facciano sentire capace di affrontare il mondo da solo. Fin dai progressi del primo anno, quindi, meglio invitare i piccoli a cercare di cavarsela da soli spronandoli a mangiare da soli e invitandoli a esplorare da soli l’ambiente che li circonda.
La mamma (e gli altri): caregiving multiplo
Può rivelarsi estremamente utile, in questo primo e delicatissimo periodo, la possibilità di ricorrere al cosiddetto “caregiving multiplo” affidando il piccolo di casa ad altre figure (in primis il papà ma anche i nonni o le eventuali babysitter) che lo facciano sentire amato e protetto anche quando la mamma non c’è oppure quando, pur essendo presente, non può dedicargli tutte le attenzioni delle quali necessita. In questo senso è estremamente importante, per sviluppare l’autonomia dei piccoli di casa, anche il suo inserimento in un contesto frequentato da coetanei (come l’asilo nido o, più semplicemente, il parco giochi o la ludoteca): in simili ambienti il bambino sarà stimolato dal confronto con gli altri ma avrà anche la certezza di tornare poi alla sua base sicura dove, tra coccole e racconti, ritroverà ad attenderlo la sua mamma.