Teoria del gender: nuovi spunti di dibattito (anche in rima)

La (cosiddetta) “teoria del gender” torna al centro della ribalta mediatica e, dopo le nuove discussioni sul presunto inserimento delle lezioni di ideologia gender a scuola (polemica, questa, arrivata ormai al suo secondo anno di vita), appare – di nuovo – anche nei discorsi papali. Papa Francesco, autore di molte (e toccanti) frasi sulla famiglia, punta infatti il dito contro le teorie di genere e apre un dibattito destinato a coinvolgere – prima di tutto – i genitori. 

“L'ideologia del gender è grande nemica del matrimonio – ha tuonato infatti Papa Francesco nel suo discorso al clero georgiano, aggiungendo poi - è in corso una guerra mondiale per distruggere il matrimonio, non con le armi ma con le idee. Ci sono colonizzazioni ideologiche che distruggono e bisogna difendersi dalle colonizzazioni ideologiche”. Un discorso che non stupisce visto che, praticamente negli stessi termini, fu fatto anche dal suo predecessore Giovanni Paolo II. Tant’è. Le posizioni del cattolicesimo sul tema sono note e, pur essendo completamente inutile spingere sul pedale della polemica tout court, lo spunto papale può essere comunque utile in famiglia per “cavalcare” questo argomento di attualità parlando ai bambini del gender, che sarà anche un argomento difficile da trattare ma che è certamente fondamentale per la crescita delle generazioni future.

Come affrontare, però, questo discorso (un po’) spinoso? Come spiegare ai piccoli di casa che, oltre al dato biologico legato al sesso, c’è pure una costruzione socio-culturale che rischia di ridurre le differenze naturali a mere maschere stereotipate? Una possibile soluzione arriva dalla storia (in rima) Così sei fatto tu che, scritta da Alberto Pallai, è pubblicata dalla casa editrice Erickson. Il volumetto, adatto a lettori tra i 5 e i 9 anni, racconta infatti la storia di una famiglia dove Caterina – la bimba – ha capelli cortissimi e una passione per i jeans mentre il suo fratellino Martino adora la sua chioma lunga e pratica la danza. Ma non solo. L’autore, infatti, affronta a 360° il tema dell’identità di genere offrendo molti spunti interessanti che si riveleranno utili sia per i piccoli che per i grandi di casa. Perché parlarne (anche in rima) è assolutamente indispensabile.