Bambini che fumano: gli italiani iniziano a 11 anni
In Indonesia i bambini fumano anche a 5 anni. In Italia va meglio ma gli studi più recenti rivelano che i più giovani si accendono la prima sigaretta a 11 anni.
I più famosi sono i Marlboro Boys dell’Indonesia: bambini che fumano anche a 5 anni. Immortalati da Michelle Siu sulle pagine The Atlantic hanno fatto il giro del mondo e scosso le coscienze degli adulti. Non quelli indonesiani, dove tra “sigarette a basso prezzo, pubblicità sregolata, una lobby potente con connessioni politiche e la mancanza di leggi alimentano la dipendenza della nazione”, spiega la fotografa, 7 adulti su 10 sopra i 20 anni fumano, 3 su 10 hanno iniziato a meno di dieci anni e le sigarette uccidono più di 300 mila persone ogni anno.
Fumo: gli italiani iniziano sempre prima
Se quella indonesiana è una realtà a sé, i bambini che fumano esistono anche in Italia: nel 2011 un’indagine condotta in Lombardia ha rivelato che il 5,5% dei figli di fumatori accende la prima sigaretta a 10 anni. Dati che sono migliorati negli ultimi anni ma non troppo: da uno studio del 2014 che ha scandagliato la Penisola è emerso che gli italiani iniziano sempre prima. Circa il 15% ha 15 anni quando si accende la prima sigaretta, l'8% ne ha 13, l'1% appena 11.
I danni del fumo: la campagna per i ragazzi
Dati abbastanza allarmanti da convincere l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) a pensare Meglio Smettere!, una campagna ad hoc per i più giovani, con la tennista Flavia Pennetta testimonial, volta a trasmettere i danni del fumo: "Durante la combustione - ricorda il professor Carmine Pinto, presidente AIOM - le sigarette sprigionano più di 4000 sostanze tossiche che favoriscono infezioni alle vie respiratorie, asma, bronchite cronica e a lungo andare anche l'insorgenza di tumori, come quello al polmone. La probabilità di sviluppare questa neoplasia è infatti 14 volte maggiore per un tabagista”.
Smettere di fumare: quando lo chiedono i figli
Infine, oltre al dramma dei bambini che fumano, c’è quello dei bambini che vivono con genitori che fumano: oltre ad esporli a numerosi rischi per la salute, li inducono a diventare fumatori (secondo il Royal College of Pediatrics and Child Health, i figli dei fumatori hanno il 90% di probabilità di diventarlo a loro volta). Insomma, anche se i dati diffusi durante l'ultima Giornata mondiale senza tabacco dei fumatori non diminuiscono, il numero degli ex dipendenti ha superato quello degli addicted. Senza contare che i bambini che chiedono ai genitori di smettere sono sempre di più: 6 volte su 10 riescono, per lo meno, a metterli in discussione.