Scuola senza zaino: il progetto alla conquista dell’Italia

Lanciato a Lucca nel 2002, "A scuola senza zaino" continua la sua sfida per responsabilizzare gli alunni all'insegna dell'autonomia e della condivisione.

Nel progetto "A scuola senza zaino" gli allievi lavorano suddivisi in gruppi. © stylephotographs/123RF

Responsabilità, comunità e ospitalità: eccoli in tre capisaldi del progetto A scuola senza zaino, lanciato a Lucca nel 2002 che ha conquistato quasi duecento istituti in tutta la Penisola. D’ispirazione montessoriana, l’iniziativa piace ai genitori e soprattutto ai bambini. Obiettivo della missione: responsabilizzare gli allievi dal momento che "il carico di lavoro dipende dai livelli di capacità". Il tutto, alleggerendoli. Non solo sulla schiena, ma anche nel pensiero perché tutto ciò che serve - dalle penne ai quaderni passando per i compassi - è già in classe e si condivide. Laddove non c’è, si costruisce, usando l’ingegno. 

Aule: rifornite e suddivise in isole

Promosso dal pedagogista Marco Orsi, vuole riportare il focus della scuola alle aule, da un lato dotandole degli strumenti necessari, dall’altra trasformandole in luoghi d’apprendimento a tutto tondo. "Lo spazio è diviso in aree di lavoro dove i bambini si auto-organizzano, stando stesso materia diverse da tavolo a tavolo - spiega Orsi -. Quando finiscono si spostano nell’angolo della correzione, dove, da soli controllano il proprio compito". Risultato: l’insegnante "di solito segue i bambini gruppo per gruppo" così da permettere "una didattica non standardizzata che non lascia indietro nessuno". Ovviamente i programmi sono quelli ministeriali, quello che cambia è solo l’approccio. 

Apprendimento: autonomia e condivisione

Insomma, in una sintesi perfetta di autonomia e interattività, il modello stimola la libera iniziativa tanto quanto la cooperazione. Senza contare la riduzione dei costi, gradita ai genitori, visto che le previsioni per settembre 2016 parlano di circa 500 euro necessarie ad acquistare il corredo scolastico: tra zaini e astucci (i prodotti più cari e in costante aumento) e libri ce n’è abbastanza per votare sì al progetto A scuola senza zaino (e con il portafoglio più pesante). 

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