Molestie sessuali alla Fox: Roger Ailes lascia la poltrona

Dopo le denunce di Gretchen Carlson e Megyn Kelly, l'anchorwoman di punta della Fox, Roger Ailes, lo chief executive si è dimesso. 

Roger Ailes si è dimesso dalla carica di chief executive della Fox in seguito alle accuse di molestie sessuali.

La stessa Megyn Kelly che sfidò Donald Trump, l’aspirante presidente Usa, ha sfidato Roger Ailes, chief executive della Fox, il suo capo, svelando un fardello che l'ha affondato, costringendolo a lasciare la poltrona. Ad occuparla, in attesa di un nuovo nome è Rupert Murdoch, il patron della rete che mai si sarebbe immaginato uno scandalo del genere.

L’accusa che pende sulla testa del suo ex braccio destro è pesante: molestie sessuali. La stessa che all’inizio di luglio gli aveva inoltrato Gretchen Carlson, collega di Megyn Kelly e che Roger Ailes aveva rimandato al mittente bollandola come ritorsione di una giornalista rancorosa e vendicativa. Giochetto che ora non può più fare, perché se la Carlson è semisconosciuta, Megyn Kelly è una delle anchorwoman più note d'America. Forse la più famosa dopo la querelle con Trump.

 

Gretchen Carlson e le altre

Ma andiamo con ordine. All’inizio di luglio Gretchen Carlson, conduttrice alla Fox dal 2005 rivela ciò che Ailes le avrebbe detto - "Penso che io e te avremmo dovuto iniziare una relazione anni fa, che avrebbe reso felice sia me che te" - e di come, di fronte a un sonoro due di picche, si sia poi vendicato. Come? Prima riducendo le apparizioni in tv e il salario poi licenziandola. Atto estremo che non è servito a chiudere la questione. Gretchen l’ha denunciato, ha scatenato un putiferio mediatico e mobilitato il team di legali di Ailes che hanno rinnegato le accuse e liquidato la Carlson come una "mangia uomini”, una dipendente rancorosa, delusa e in cerca di vendetta per la mancata carriera. 

Anche Megyn Kelly ha accusato di molestie sessuali Roger Ailes.

Sottovalutando il coraggio delle donne Ailes ha vissuto circondato dall'omertà per una manciata di giorni. Perché dopo la Carlson altre colleghe hanno cominciato a vuotare il sacco e l'elenco delle denunce si è allungato. Fino all’ultima, quella di Megyn Kelly che, di certo, non può essere tacciata di essere una giornalista delusa. Lo scorso agosto fece il giro del mondo quando incalzò Trump e lo mise in difficoltà al punto da fargli dire che se l’aveva aggredito così, era perché “le usciva il sangue dagli occhi. Le usciva sangue ovunque…”. Pace fu fatta nell'ufficio di Trump nella Tower della Quinta Strada, quasi un anno dopo ma era chiaro che tra i due l’aveva spuntata lei.

 

Roger Ailes: da chief executive a consulente

A questo punto lo scandalo non poteva che portare alle dimissioni di Ailes arrivate a tre giorni di distanza: da chief executive a semplice consulente. Così, invece di provare a manovrare colleghe in sua difesa forte della sua posizione in azienda, dovrà occuparsi del processo che lo attende in Tribunale. 

Gli echi della vicenda, però, rischiano di avere una ricaduta molto più ampia dal momento che proprio per merito di Ailes la Fox è il punto di riferimento del partito repubblicano e il polverone l'ha investita proprio all’indomani dell’incoronazione di Donald Trump a candidato alla Casa Bianca, in quella convention di Cleveland che passerà alla storia per la gaffe della moglie Melanija Knavs. Insomma, mentre la battaglia alla Fox si preannuncia dura (tra i successori di Ailes sono in gara anche i figli di Murdoch) c'è da scommettere che anche la campagna repubblicana ne uscirà ammaccata. 

 

Copyright foto: Kika Press

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