Narcolessia: addormentarsi è una malattia (come per Dante)

Colpo di sonno, ovunque. Tante le cause, ma a supporto dei malati, oltre ad una associazione, c'è anche l'avanzamento della ricerca. Che ha scoperto anche che Dante Alighieri, forse, ne soffriva.


Narcolessia: una Associazione, con sede a Firenze, raccoglie pazienti e famiglie.

Narcolessia, un disturbo del quale a volte si favoleggia, pensando quasi che si tratti di un fenomeno piacevole, da Bella Addormentata. Ma la realtà è molto più articolata, purtroppo per i malati.

L'associazione

Nata nel capoluogo toscano nel 1996, l'Associazione Italiana Narcolettici, spiega sul suo sito, ha lo scopo di difendere il diritto dei soggetti affetti da narcolessia a vivere una vita il più possibile normale. Oltre alla possibilità di effettuare un test online (anche se la diagnosi può essere fatta solo da uno specialista), propone una serie di guide e aiuti pratici, da un decalogo di consigli a una panoramica su invalidità e agevolazioni. E, ovviamente, l'elenco dei Centri del Sonno in Italia cui rivolgersi per visite, consulti e informazioni specifiche.

Cos'è

L'associazione ricorda che parliamo di una malattia neurologica, non psichiatrica, caratterizzata da Eccessiva Sonnolenza Diurna. Quattro i sintomi principali che la identificano: l'eccessiva sonnolenza diurna, con un impulso irresistibile ogni due ore; la cataplessia, che a fronte di emozioni, come riso, imbarazzo, collera, fa sì che il soggetto perda le forze, a volte fino cadere a terra. Poi ci sono le allucinazioni ipnagogiche, sogni ad occhi aperti, che talvolta interagiscono con la realtà. Infine la paralisi del sonno, cioè uno stato di paralisi cosciente prima di addormentarsi o appena dopo il risveglio. La terapia, farmacologica e comportamentale, è a discrezione dello specialista, che valuta con attenzione i sintomi.

La ricerca

Molti gli studi fatti sul fenomeno, ma ancora si devono capire le cause della malattia. Si sa però che sarebbe legata alla diminuzione di un neurotrasmettitore che regola sonno e veglia, la orexina. Una serie di ricerche, attorno al 2013, metteva in correlazione l'aumento di casi nei Paesi del nord Europa con le vaccinazioni contro l'influenza H1N1, o influenza suina, nel 2009 - vaccino che è stato sospeso (e che in Italia non è mai arrivato). Un legame che avrebbe, se non altro, potuto far luce sui meccanismi della malattia, ma non ci sono ad oggi certezze scientifiche, tra nuove prove in questa direzione e studi che sembrano invece confutare la teoria.

Anche Dante?

Sul numero di marzo 2016 di The Lancet Neurology compare invece una affascinante ipotesi sulla Dante Alighieri's narcolepsy, la narcolessia di Dante Alighieri. Una analisi degna di Dottor House, che non solo prende in considerazione versi famosi della Divina Commedia, ma anche lo stato di salute che trasmettono. Quello di un Dante in stato di ansia, crolli, spossatezza fisica, in preda a forti emozioni, visioni oniriche compatibili con un paziente narcolettico, come spiega uno degli autori del lavoro, Francesco Galassi, che ha lavorato sulle ipotesi del ricercatore bolognese Giuseppe Plazzi, che aveva scritto della sua teoria su Sleep Medicine nel 2013.

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