Calcolare il peso ideale: attenti al fai da te
Dall'Indice di Massa Corporea ai chili di troppo determinati senza il consiglio di uno specialista: abitudini che non aiutano la remise en forme. La nostra esperta ci spiega perché.
Calcolare il peso ideale: meno semplice di quel che si crede. Soprattutto quando si pensa di arrivare ad una perfetta forma fisica con il fai-da-te. La dottoressa Loredana Ferrua, diabetologia e dietologa, ci spiega perché.
Perché no al fai-da-te?
Diciamo che è pericoloso calcolare da soli il proprio peso ideale perché tale calcolo deve basarsi non solo su indici teorici come il BMI, ma soprattutto su un insieme di fattori che solo uno specialista nel campo può valutare nel suo complesso: le eventuali malattie, il dispendio energetico dell’individuo durante la giornata (tra lavoro, sport e via dicendo) e soprattutto il giusto peso da raggiungere, perché molto frequentemente le aspettative della persona non sono realistiche né compatibili con un buono stato di salute.
Qual è il pericolo del fai da te?
Il pericolo principale se sono effettuate diete troppo drastiche è un calo ponderale di breve durata, cui può seguire un blocco metabolico o addirittura un recupero rapidissimo del peso perso, una volta interrotto il regime alimentare. Altro grave pericolo è la perdita di massa magra in caso di dimagrimenti eccessivi e di perdita di sostanze nutrienti (come le vitamine o i sali minerali) con conseguenti sintomi fisici quali debolezza, perdita di capelli, fragilità delle unghie e, in casi particolarmente gravi, anemie carenziali, cosa che una dieta equilibrata evita accuratamente.
Come si fa il calcolo (con lo specialista)?
Il peso ideale di un individuo è quello che tiene conto di tutta una serie di fattori : l’età, lo stato di salute, l’attività fisica. Un corretto regime alimentare deve guidare l’individuo a porre in atto tutta una serie di modifiche nello stile di vita al fine di ottenere un buono stato di salute ed un aspetto corporeo conseguente.
Pensiamo troppo al peso?
L’obiettivo “peso ideale” è forse il problema principale. Come esperta in disturbi del comportamento alimentare, affronto quotidianamente questo problema e lo scopo è proprio capire quale è la motivazione che spinge molte adolescenti a voler perdere peso anche in modo eccessivo oppure a chiedere una dieta, sapendo di averne bisogno, e non riuscendo mai a seguirla. In questo caso la collaborazione con personale specializzato (psicologi) diventa assolutamente indispensabile.
Quanto incide il fattore culturale?
La globalizzazione ha uniformato in parti gli stili alimentari importando purtroppo anche molte abitudini sbagliate (grassi saturi, carne in quantità eccessiva, zuccheri semplici) anche presso popolazioni con un regime alimentare di base più sano. Un esempio è l’aumento dell’obesità e delle malattie metaboliche in paesi come il Messico o altre nazioni del Sud America. Il concetto di peso ideale è molto influenzato dalla cultura del Paese. Uno studio effettuato in Gran Bretagna ha individuato come alcuni fotografi di varie nazionalità invitati a modificare l’aspetto di una modella mediante Photoshop, in base ai canoni estetici dei loro paesi d’origine: hanno presentato donne curvilinee con vita sottile fianchi e seno prosperosi in Medio Oriente e Sud America, donne con braccia e gambe sottilissime in Oriente e purtroppo, molto magre in Italia. Quest’ultima notizia penso dovrebbe far riflettere sulla responsabilità che i mezzi di comunicazione hanno su problemi che coinvolgono lo stato di salute delle persone.
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