Gozzo: cause, sintomi e cura
Il gozzo corrisponde ad aumento di volume della tiroide, la ghiandola endocrina posta nella parte anteriore del collo che assicura la secrezione degli ormoni tiroidei. Il gozzo può essere dovuto ad un disequilibrio della sintesi di questi ormoni, ad una carenza di iodio o ad una malattia della tiroide.
Sintomi
La presenza di un gozzo è visibile quando esso è in stadio avanzato ed è quindi osservabile e identificabile. I sintomi sono in primo luogo un rigonfiamento della parte bassa del collo che può provocare, per compressione degli organi vicini, un disturbo respiratorio, delle difficoltà nella deglutizione (disfagia) e anche dei disturbi nella voce.
Diagnosi
La diagnosi viene realizzata in seguito all’osservazione e alla palpazione del collo. Il medico poi prescriverà degli esami complementari, come una scintigrafia e un’ecografia tiroidea, per confermare e ricercare la causa del gozzo. Viene inoltre effettuato un dosaggio sanguigno di anticorpi che può far pensare ad una malattia autoimmune come quello degli anticorpi anti TPO, i segni più significativi dell’autoimmunità tiroidea.
Trattamento
Il trattamento dipenderà dell’origine della formazione del gozzo. Esso può consistere nella somministrazione di iodio per sopperire alla sua carenza e riattivare la sintesi di ormoni se è in causa una carenza di iodio; una cura per antitiroidei di sintesi in caso di eccesso di secrezione, talvolta un trattamento più radicale con l’utilizzo di iodio radioattivo per distruggere una parte della ghiandola ipersecernente; un’ablazione parziale o totale della ghiandola tiroide (tiroidectomia) e infine dei trattamenti sostitutivi (ormoni di sintesi) in caso di difetto di sintesi degli ormoni tiroidei.
Prevenzione
Può essere soggetto a prevenzione soltanto il gozzo di origine carenziale, infatti bisogna solamente garantire gli apporti di iodio sufficienti.
Foto: © Blaj Gabriel - Shutterstock.com