Dieta del gruppo sanguigno: di cosa si tratta?
La dieta del gruppo sanguigno è un curioso regime alimentare di cui si sa ancora poco. La nostra esperta ci racconta in cosa consiste.
Dieta del gruppo sanguigno: una bufala o meno? Conosciuta anche come emodieta, consiglia una alimentazione diversa a seconda del gruppo di appartenenza, motivandola rispetto ad una diversa evoluzione umana. E quindi il gruppo 0 (in origine cacciatore) dovrà mangiare carne, il gruppo A (agricoltori) cereali e vegetali, ai nomadi del gruppo B sono permessi i latticini e agli AB un po' di tutto, ma per chi si chiede cosa significhi davvero questo regime alimentare dal nome più adatto ai vampiri che agli esseri in carne e ossa della realtà, la nostra esperta Ambra Ciliberto, dietista presso l'Istituto Nazionale per la Chirurgia dell'obesità di Milano e autrice del blog Diet's amore, prova a fare chiarezza.
Cos'è?
Si tratta di un regime alimentare basato sulla correlazione tra cibo e sistema immunitario. Detto molto sinteticamente, in base al gruppo sanguigno si determina una risposta diversa dell’organismo in seguito all’assunzione di alcuni alimenti.
In cosa consiste?
Per ogni gruppo sanguigno sono elencati alcuni cibi da preferire e da evitare. Tendenzialmente si consiglia di evitare il glutine, alcuni tipi di carne, pesce e formaggi prediligendo solo alcune varietà. Naturalmente diventa un regime decisamente restrittivo.
Come nasce?
Nasce dall’idea di un naturopata americano, Peter D’Adamo, ma in Italia è diventata famosa grazie al dottor Mozzi.
Ci sono delle basi scientifiche?
Attualmente non esistono delle prove scientifiche che correlino questo particolare tipo di alimentazione con i gruppi sanguigni. Non ci sono studi scientifici che provino l’efficacia di questo regime, ma per ora solo testimonianze di persone che l’hanno provata. Non è però una dieta miracolosa, e soprattutto non è applicabile a tutti. Bisogna anche partire dal presupposto che questa dieta è pensata per soggetti comunque sani e perciò i rischi di queste diete bufale sono legati alla scarsa consapevolezza del soggetto che la inizia, in via del tutto autonoma e senza essere seguito da uno specialista, ignorando eventuali stati patologici, se presenti, che potrebbero anche essere compromessi.
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