8 consigli per un alito fresco

Sconfiggere l'alitosi è possibile: basta semplicemente seguire delle regole di igiene orale che consentono di mantenere un alito fresco per tutta la giornata. Ecco i nostri consigli.

L'alitosi puo essere sconfitta con una migliore igiene orale che garantisce un alito fresco a lungo.


L’alito cattivo è un problema abbastanza diffuso che colpisce tra il 5% e il 15% della popolazione. Ma contrariamente a quello che si pensa, di solito non è legato a problemi digestivi. Nel 90% dei casi infatti l’alito cattivo, detto anche alitosi, è la conseguenza di un problema bocco-dentale come una carie trascurata o delle gengive rovinate. In entrambi i casi si crea uno spazio (la lesione cariosa o tasca parodontale) in cui si accumulano  placca dentaria e tartaro. I batteri naturalmente presenti nella bocca cercano come possono di distruggere questo materiale, ma al tempo stesso producono dei composti sulfurei: sono loro i responsabili dell’alito cattivo. Ecco 8 consigli per ritrovare l’alito fresco.

Lavarsi bene i denti

La soluzione per prevenire l’alito cattivo è lavarsi bene i denti. È semplice ed efficace. Quando? Come? Dopo ogni pasto per 3 minuti. Se non avete tempo privilegiate il lavaggio della sera perché durante la notte, la produzione di saliva che aiuta ad eliminare i residui di cibo sui denti e sulla lingua, diminuisce. È questa la ragione dell’alito cattivo al risveglio.
Pensate anche a cambiare lo spazzolino almeno una volta ogni 3 mesi e non esitate a usare il filo interdentale o gli spazzolini interdentali. Sono molto utili, dopo il lavaggio, per eliminare i batteri e i residui alimentari nascosti tra i denti.
Quando il lavaggio non è fatto a dovere, i residui si depositano a poco a poco tra i denti e contribuiscono ad allargare lo spazio tra i denti e le gengive. È la principale causa delle malattie parodontali (gengivite, parodontite) e contribuisce all’alito cattivo.  

E la lingua?

Il 60-70% dei batteri della bocca si trovano sopra la lingua. L’accumulo di questi batteri e dei residui alimentari forma una sorta di patina biancastra che nel 90% dei casi è responsabile dell’alito cattivo.
Ma come si lava la lingua? La lingua va spazzolata verso l’esterno per eliminare bene la patina che la ricopre. Non bisogna però utilizzare il classico spazzolino da denti perché favorisce l’apparizione di microlesioni dove i batteri possono infiltrarsi aggravando il problema. A volte gli spazzolini hanno un gratta lingua integrato, altrimenti lo si può acquistare separatamente in farmacia.

Dentifricio, spray, caramelle…

Cosa dire dei dentifrici “alito fresco” oppure degli spray al mentolo? L’efficacia di questi prodotti a base di olii essenziali o di mentolo è limitata, in quanto servono esclusivamente a mascherare i cattivi odori, ma non risolvono il problema che è all’origine dell’alitosi.
Conclusione: potete benissimo optare per un dentifricio profumato o per qualsiasi altro prodotto contro l’alito cattivo, ma tenendo ben presente che dovete soprattutto consultare un dentista e avere un igiene dentale impeccabile. 
Attenzione anche a non esagerare con il collutorio antisettico. A lungo termine rischia di alterare la flora batterica della cavità orale e quindi di aggravare il problema.
 

Un chewing-gum?

Pratico, facile da mettere in tasca o in borsa, il pacchetto di chewing-gum (senza zucchero) sembra essere la soluzione ideale per coloro che soffrono di alito cattivo.
Come le caramelle alla menta senza zucchero, il primo vantaggio è che mascherano il cattivo odore. Altro vantaggio, dovete masticarle. E masticare significa produrre saliva e più ne produciamo, più contribuiamo all’eliminazione della placca dentaria. I batteri della bocca hanno quindi meno residui da distruggere e perciò emanano una minore quantità di composti sulfurei volatili. 
Se avete paura che il vostro interlocutore si giri dall’altra parte per esempio dopo un pasto a base di aglio, masticate un chewing-gum senza zucchero! Ma tenete presente che è una soluzione d’urgenza. 

Gli alimenti da evitare (o no)

Alcuni alimenti favoriscono l’alitosi. Ad esempio la cipolla, l’aglio, il peperoncino, il curry e tutte le spezie. Anche caffè, alcol e tabacco sono da evitare. Mentre la bevanda ideale in caso di alitosi è molto semplicemente l’acqua. Finite i pasti con un bel bicchier d’acqua. Sciacqua la bocca ed elimina una parte dei residui alimentari. Masticare basilico potrebbe essere un rimedio efficace contro l’alitosi. È ricco di clorofilla, una sostanza che possiede proprietà antibatteriche e deodoranti. La troviamo infatti nella composizione di molti prodotto contro l’alito cattivo. 

La pulizia dei denti

Una pulizia una volta all’anno è efficace per eliminare il tartaro e quindi per prevenire l’insorgere delle carie e lo sviluppo di malattie gengivali e parodontali. E per evitare l’alitosi!
La visita può essere inoltre l’occasione per chiedere al vostro dentista di controllare le otturazioni che, se troppo vecchie o eseguite male, possono favorire l’accumulo di placca e quindi generare problemi di alitosi. In questo caso basta rifarle per risolvere il problema.
Anche i denti male allineati o mal posizionati, e quindi più difficili da raggiungere con lo spazzolino, possono degradarsi più facilmente ed essere all’origine di un alitosi. Un trattamento ortodontico può allora rivelarsi efficace.

Parlarne

Le persone sono sempre più disposte a parlare di alitosi ed è un fatto importante. Esistono inoltre piccole apparecchiature che misurano la quantità di composti sulfurei volatili emessi dalla bocca. 
D’altra parte la qualità dell’alito è talvolta uno strumento di diagnosi di altre patologie. Come abbiamo detto, nel 90% dei casi, i problemi dentali ne sono la causa. Ma nel 10% restante può essere sintomo di molteplici disturbi (polmonari, renali, gastrici…). Spesso non ci pensiamo, ma una sinusite cronica, che comporta la discesa del muco nell’esofago, può causare problemi di alito. Allo stesso modo un iperglicemia può essere all’origine dell’alito cattivo. Non bisogna quindi esitare a parlare del problema con il dentista.

E se fosse colpa di un medicinale?

Leggete il foglio illustrativo dei medicinali che assumete regolarmente. Nel paragrafo “effetti collaterali” c’è scritto che uno di questi può causare secchezza delle fauci? Sappiate che può essere la causa dell’alitosi. Gli ansiolitici, ad esempio, tendono a diminuire il flusso di saliva e a aumentare la patina biancastra responsabile dell’alito cattivo.

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