"Ti racconto una fiaba", il c'era una volta diventa 2.0
Il portale "Ti racconto una fiaba" propone racconti in italiano e in inglese disponibili on-line o attraverso le app dedicate. Il libro delle favole 2.0 ha quasi cinque anni per la gioia del suo inventore Manuel Ronzoni (e di Italo Calvino).
C’erano una volta antichi e polverosi libri di favole capaci di contenere un mondo di avventure con fate, gnomi, elfi, folletti e tutto il loro corollario fatato. E adesso? Adesso la fiaba della buonanotte si reinventa virtuale e, ai giovani che cercano il sonno attraverso la voce narrante di mamma e papà, offre una (valida) alternativa a portata di touch. Bambine e bambini, signore e signori ecco a voi il (favoloso) progetto Ti racconto una fiaba che, nato nel novembre del 2010 da un’intuizione di Manuel Ronzoni, si propone come “il più grande e aggiornato contenitore di fiaba”, almeno secondo il desiderio del suo fondatore. E i numeri dimostrano che, in questo caso, non si tratta affatto di fantasia.
A (quasi) cinque anni dal suo debutto in digitale, infatti, il portale si struttura in “2.500 fiabe classiche, video, audio, illustrate e inviate dagli utenti” che, oltretutto, sono sia in italiano che in inglese e si possono trovare online ma anche tramite l’applicazione dedicata per smartphone e tablet (e disponibile anche per Android).
Ma come funziona questo libro dei racconti in versione www? Molto semplicemente. Basta entrare sul sito e scegliere la funzione per trovarsi catapultati in un universo di racconti tra avventure classiche, come La cicala e la formica, filastrocche, fiabe didattiche, video-fiabe, audio-fiabe e – dulcis in fundo - favole in 140 caratteri. Chi dice che ai nativi digitali troppo avvezzi all’utilizzo di smartphonee tablet mancherà il calore delle “buone cose di un tempo” dovrebbe farsi proprio un giro sul portale del racconto inventato da Ronzoni. Con conseguente analisi di coscienza.
Le narrazioni di ieri, infatti, qui acquisiscono il dolce sapore della contemporaneità e, riassumendosi nello spazio di un tweet o mostrandosi in (casalinghe) versioni filmiche realizzate perlopiù con supporti mobile, svelano la loro portata di (sempiterna) attualità. E l’attualità di principesse e rospi verdi da baciare piace. E anche tanto come dimostrano le sue 500mila pagine viste al mese e i due milioni di download per le applicazioni ufficiali.
Qual è la morale di tutta questa bella fiaba (molto reale)? Al fondatore l’ha suggerita un'intuizione di Italo Calvino. "Io credo questo - diceva infatti l'autore della raccolta Fiabe Italiane - le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna". In formato cartaceo o in formato digitale che siano.
Copyright foto: Tiraccontounafiaba.it