Il "Popolo del Cibo" di Dante Ferretti dà il benvenuto a Expo2015
Il "Popolo del Cibo" di Dante Ferretti dà il benvenuto a Expo2015: dopo aver girato le piazze del mondo, le statue alte 3,5 metri, costruite dallo scenografo premio Oscar, sono piazzate all'ingresso la kermesse dedicata all'alimentazione.
Il Popolo del Cibo dà il benvenuto a Expo2015. È il popolo delle statue grottesche come i ritratti burleschi dell’artista milanese Arcimboldo a cui lo scenografo Dante Ferretti - quello che, per chi non lo sapesse, ha collezionato 3 premi Oscar - si è ispirato per costruirle; un popolo vestito di frutta e verdura, adornato con pesci e uccelli. Un popolo alto 3,5 metri che, dopo aver fatto il giro delle piazze dei giardini - da New York a Roma, Mosca, da Tokyo a Pechino, da Mosca a Buenos Aires, fino a Rio de Janeiro -, ora accoglie i visitatori di ExpoMilano2015 a poca distanza dal Padiglione Zero e dalla Cascina Triulza.
Hanno nomi esotici e allo stesso tempo familiari. Si chiamano Enolo, Fornaro, Minestrello, Pasticcina, Ortolino, Macedonia, in un mix di fantasia e tradizione che solo la creatività di un genio della materia come Ferretti poteva concepire. Genio che ha modellato anche il mercato in stile kolossal piazzato lungo il Decumano: cestoni piazzati su enormi botti che traboccano frutta, pane, cereali e formaggio, carne, pesce e vino in un tripudio di finzione così realistico da sembrare verità. Tanto quanto il Popolo del Cibo, immobile e imponente, dà forma alle sfide, racconta le opportunità e le occasioni che l’Esposizione Universale offre ai Paesi del mondo.
Copyright foto: Expo 2015 / Daniele Mascolo
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