Arriva il cerotto-vaccino contro il morbillo
Basta aghi: contro il morbillo, in futuro, sarà disponibile un cerotto che renderà più facile la vaccinazione. Utile per evitare dolore e paura, ma anche semplice, per essere distribuito nelle aree più remote del pianeta.
Il principio è semplice, ma il risultato cambierà probabilmente il modo con il quale, in futuro, i bambini di tutto il mondo verranno vaccinati. Il Georgia Institute of Technology (Georgia Tech), Università da sempre focalizzata su medicina e nuove tecnologie, ha annunciato lo sviluppo di un cerotto con microaghi, cui gli scienziati stanno lavorando insieme all'Institute and the Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Una invenzione che renderà più semplice la vaccinazione contro il morbillo (su cui si basa il lavoro, al momento) e, in un secondo momento, sarà applicabile anche alle altre malattie prevenibili tramite vaccinazione.
I cerotti con microaghi sono pensati per essere usati da personale non specializzato, così da rendere più semplice la distribuzione e la somministrazione in tutto il mondo. Misurerà circa un centimetro quadrato e per attivarlo basterà la pressione del pollice: in questo modo i 100 microaghi (fatti di polimero, zucchero e vaccino), lunghi una frazione di millimetro, penetreranno nella pelle dissolvendosi nel giro di pochi minuti e rilasciando il vaccino. Passato questo lasso di tempo, il cerotto potrà essere rimosso e buttato.
Una soluzione pensata per gli oltre 400 bambini che ogni anno, nel mondo, muoiono a causa delle complicazioni legate al morbillo, specie nei Paesi nei quali non è possibile portare non tanto il vaccino stesso, ma anche aghi e attrezzature sterili. O nei luoghi dove è complesso mantenere le temperature costanti, per evitare che il farmaco si alteri e risulti non efficace: il cerotto, facilmente trasportabile, si adatta a climi diversi e mantiene una certa stabilità del principio attivo. Facile e sostenibile anche l'eliminazione del prodotto.
Dato che il morbillo è altamente prevenibile e che sopravvive solo negli ospiti umani, gli scienziati pensano che questo cerotto potrebbe assicurare un futuro nel quale il virus sarà completamente debellato. Terminata la fase di sperimentazione, si è passati ora alle proposte per i trial clinici: un iter di ricerca complesso, che fa sì che le prime prove per capire quanto il cerotto-vaccino sarà efficace sull'uomo partiranno tra un paio di anni, a inizio 2017.
Copyright foto: Istock