La villa Reale di Marlia, che fu la residenza della sorella di Napoleone Bonaparte e di Vittorio Emanuele II di Savoia, è stata acquistata e restaurata ad arte: presto diventerà un hotel extra lusso da sogno.
È la più celebre delle ville storiche lucchesi e presto si trasformerà un hotel da sogno che mira a diventare uno dei primi extra lusso in Italia. La seicentesca villa Reale di Marlia, che fu della nobile famiglia dei conti Pecci Blunt, è stata di recente acquistata da una coppia residente in Svizzera che l'ha restaurata ad arte, sotto la tutela della Soprintendenza, con una grande cura dei dettagli dell'epoca. A mediare la vendita, la Lionard Luxury Real Estate che ha in portfolio oltre milleduecento proprietà immobiliari con un target medio di riferimento di 6 milioni di euro, per un valore complessivo di circa 7 miliardi di euro.
Tra le più importanti dimore storiche italiane, Villa Reale di Marlia fa parte delle ville monumentali costruite a partire dal XV secolo, nella campagna nei dintorni di Lucca, da ricchi banchieri e mercanti di seta. A renderla celebre fu Elisa Bonaparte Baciocchi, incoronata dal fratello Napoleone principessa di Lucca e Piombino e granduchessa di Toscana, che nel 1806 acquistò la Villa di Marlia e quella adiacente del Vescovo facendone un’unica proprietà.
La villa ha un parco di 19 ettari in stile inglese con parti originali seicentesche, tra cui il magnifico Teatro di Verzura realizzato nel 1652. Gli interni degli edifici si estendono per un totale di 18 mila metri quadri.
Dopo la caduta di Napoleone, Elisa abbandonò la villa di Marlia che divenne proprietà dei duchi di Parma e poi degli Asburgo Lorena. Con l’Unità d’Italia passò a Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d’Italia, che la cedette al principe Carlo di Borbone, diseredato per aver sposato una donna non di sangue reale, l’irlandese Penelope Smith Ballynatray. Alla loro morte (sono seppelliti nella cappella del Parco), la villa passò al figlio, conosciuto come il Principe Matto per l’ossessione religiosa e il comportamento eccentrico, che morì nel 1918. Per pagare i debiti, la Villa fu messa in vendita: i beni mobili andarono all’asta e molti alberi del parco furono abbattuti per farne legname.
La villa, caduta in abbandono, fu acquistata nel 1924 dai conti Pecci Blunt (contessa Anna Laetitia Pecci e il banchiere newyorkese Cecil Blumenthal, abbreviato in Blunt, genitori degli ultimi proprietari) che riuscirono, appena in tempo, a salvarla dalla distruzione. Ora, la rinascita, domani, la nuova identità che ne riaprirà le porte al pubblico.
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Il teatro di Verzura
Il Teatro di Verzura, realizzato nel 1652 e perfettamente conservato è un vero e proprio teatro all'aperto, con pareti di siepi di tasso e le statue in terracotta dei personaggi della Commedia dell'Arte. Nelle notti d'estate il grande violinista Niccolò Paganini suonava per la principessa Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone.
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Il parco
Elisa Bonaparte Baciocchi, oltre alla trasformazione dell’edificio principale della Villa di Marlia in stile neoclassico, intervenne sul giardino in linea con il gusto del tempo, tanto che il principe di Metternich ne scriverà entusiasta dichiarando che in Italia non aveva mai visto un parco all’inglese come quello, con una tale e grande varietà di piante.
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La grotta del dio Pan
Fortunatamente la principessa Elisa Bonaparte Baciocchi lasciò intatte alcune parti seicentesche del giardino che sono state conservate fino ad oggi: il Teatro dell'acqua, il Giardino dei limoni, la Peschiera, la Grotta di Pan e la gemma più preziosa, il Teatro di Verzura.
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Il salone con il camino
Gli acquirenti della villa Reale di Marlia hanno saputo restaurare anche gli interni con grande attenzione alla cura dei particolari d'epoca. La stanza con il camino conserva infatti gli affreschi e i fregi originali.
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La sala da pranzo
Tra le numerose stanze della villa, la grande sala da ballo dove la principessa Elisa teneva memorabili feste, a cui partecipava anche il grande violinista Niccolò Paganini come "direttore di orchestra". Voci di palazzo sussurravano di una relazione amorosa tra i due. Oggi è la sala da pranzo.
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La camera padronale
Ogni dettaglio delle stanze di villa Reale di Marlia racconta una storia e un'epoca. La camera da letto padronale, con il prezioso letto a baldacchino e gli arredi neoclassici fanno rivivere i fasti delle epoche lontane.
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La palazzina dell'Orologio
La palazzina dell'Orologio della villa Reale di Marlia risale al 1651. Ancora oggi, però, conserva intatto il fascino del tempo antico, come fosse rimasto sospeso, solo per raccontarne le storie dei personaggi che l'hanno abitata e frequentata.
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Giochi d'acqua
La villa Reale di Marlia ha un parco di 19 ettari in stile inglese con parti originali seicentesche, giochi d'acqua e statue. Un rifugio perfetto per quello che, nei sogni degli acquirenti, si trasformerà in un hotel di super lusso.
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Il lago dei cigni
I diciannove ettari di parco di villa Reale di Marlia offrono diversi scorci, come questo, dove una vasca rettangolare perfettamente restaurata diventa un lago dei cigni più unico che raro.
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Il parco romantico
Passeggiare nei viali del parco romantico di villa Reale di Marlia, accompagnati dalle statue neoclassiche, respirando i profumi della natura, protetti dalle siepi perfettamente allineate è un'esperienza indimenticabile.
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