Baby narcisi: la colpa è di mamma e papà
Lo studio dell’Ohio State University e dell’Università di Amsterdam mette in guardia i genitori: attenti a considerare la prole "un dono per l'umanità", narcisismo non è sinonimo di autostima.
“Amare se stessi – diceva Oscar Wilde - è l’inizio di un idillio che dura una vita”. Verissimo, ovviamente, ma attenzione perché tra autostima e narcisismo il passo è breve. Nella società dell’immagine e della condivisione selvaggia, dove i social sono diventati specchi di Narciso 2.0, arriva l’allarme: i giovanissimi, spesso, sono troppo vanitosi. Di chi è la colpa? Ancora una volta, nemmeno a dirlo, dei loro “(troppo) amorevoli” genitori che tra un “Sei una bellissima principessa” e un “Non c’è nessuno di più bravo del mio ometto” pongono le basi per l’educazione di baby narcisi.
A mettere a tacere le mamme e i papà troppo prodighi di complimenti ecco quindi lo studio dei ricercatori dell’Ohio State University e dell’Università di Amsterdam che hanno indagato le origini del narcisismo scoprendo che, alle spalle dei bambini egocentrici, spesso si nascondono genitori convinti che i figli siano niente meno che “un dono per l’umanità”. Lontanissima dal regalare agli eredi la tanto sospirata fiducia in se stessi, questa convinzione rischia di portare i bambini a sopravvalutarsi rispetto ai loro coetanei o almeno questo è quanto risulta dall’indagine condotta su 565 bimbi olandesi fra i 7 e gli 11 anni e sui loro genitori.
Pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences lo studio è stato portato avanti attraverso quattro sondaggi sottoposti a mamme, papà e figli nell’arco di sei mesi. Il risultato indaga sulle origini del narcisismo, argomento sul quale la bibliografia scientifica è molto limitata, sottolineando le problematiche legate alla sopravvalutazione di sé nella vita adulta e invitando i genitori a fare autoanalisi e, qualche volta, a mordersi la lingua.
Sopravvalutare i propri figli, spiega all'agenzia Adnkronos il responsabile della ricerca Eddie Brummelman dell’Università di Amsterdam, "è predittivo di narcisismo, non di autostima. Mentre il calore predice solo autostima”. Dunque sì ai complimenti ma solo in modica quantità. "Quando ho cominciato – ammette il ricercatore, padre di tre figli - ero convinto che i miei bimbi dovessero essere trattati come se fossero davvero speciali mentre ora sto attento a non farlo. Interventi di formazione possono insegnare ai genitori a esprimere affetto e apprezzamento verso i bambini senza dire che sono superiori agli altri o destinati a particolari privilegi".
Il risultato? Bambini determinati ma non vanesi, parola degli scienziati.
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