Origami: uno zoo in un foglio di carta
L'antica arte giapponese degli Origami è un passatempo divertente e utile a tutte le età, perfetto per i pomeriggi invernali. I neofiti possono chiedere aiuto alla rete e recarsi fino al 1 marzo alla mostra torinese "Origami II - Universi di carta".

Maxi origami in mostra nelle cantine di Palazzo Barolo a Torino fino al 1 marzo.
Piegare la carta, insomma, è un gioco da ragazzi che, però, può rilevarsi molto utile alla crescita e all’apprendimento. Il perché è presto detto. In primo luogo i baby-piegatori hanno la possibilità di creare, in un lasso di tempo limitato e con un materiale facilmente reperibile, oggetti e personaggi, da usare poi come compagni di giochi per tutta la giornata a venire. Ma oltre a questo c’è molto di più. Gli origami, infatti, insegnano a bambini e ragazzi a sviluppare la piccola manualità premiandoli immediatamente con un risultato tangibile e per questo sono indicati per chi soffre di difficoltà nell’apprendimento.
Che si tratti di oggetti affascinanti, poi, lo insegna la letteratura. I seguaci di Harry Potter, per esempio, riconosceranno nella “strillettera” un origami classico mentre i più attenti ricorderanno che in ne Il prigioniero di Azkaban, Draco Malfoy utilizza proprio una tradizionale gru di carta per mandare un messaggio al maghetto più famoso del mondo. Ma le suggestioni della piegatura della carta non sono state colte solo dalla letteratura per bambini visto che ne Il Silenzio degli Innocenti il killer Hannibal Lector si rilassa proprio creando oggetti cartacei.
E poi con gli Origami si possono creare regali originali. Per esempio una rana di carta è il miglior dono per chi si appresta a viaggiare, visto che “Kaeru” in giapponese significa sia “rana” che “ritorno a casa”, mentre i più pazienti possono lanciarsi nella fabbricazione di mille gru e lo sforzo gli garantirà di vedere esauditi tutti i desideri. Se il desiderio, però, è quello di osservare queste meraviglie dal vivo forse è meglio rimandare la piegatura, visto che a Torino la mostra “Origami II – Universi di carta” si concluderà il prossimo 1 marzo. Fino ad allora, nelle cantine di Palazzo Barolo in via delle Orfane, sarà possibile vagabondare tra i quattro elementi (acqua, aria, fuoco e vuoto) e le creazioni di grandi e piccole dimensioni come la giraffa alta quasi due metri o le centinaia di farfalle che, legate a fili invisibili, svolazzano nella suggestiva sala allestita come un lago incantato.
Copyright foto: Yoshin Ryu, Scuola di Cultura e Discipline Orientali.