Il Karate: perché è adatto ai bambini
Il Karate è un'arte marziale giapponese adatta ai bambini e alle bambine. Il Maestro Salvo Virzì ci parla dei benefici di questa disciplina, dal punto di vista fisico e psicologico.
Volete che vostro figlio faccia un'attività fisica, ma non sapete quale? Perché non fargli provare il Karate? Questa disciplina è un'arte marziale giapponese basata sul combattimento senza armi: Kara-te significa appunto “mano vuota”. È un'attività completa, che forma fisicamente e mentalmente, e proprio per questo adatta ai bambini in piena fase di crescita.
Perché scegliere il Karate?
Il Karate ha tanti benefici. Innanzitutto, insegna ai più piccoli a relazionarsi in modo migliore con gli altri: ai più timidi questo sport dona più fiducia, mentre ai più aggressivi impartisce il senso del controllo. Inoltre,“sin da piccoli, i bambini impareranno a conoscere il proprio corpo coordinando i movimenti, e il loro senso dell'attenzione sarà sviluppato, così come la prontezza di reazione”, spiega il Maestro Salvo Virzì, insegnante di Karate presso la Body Time Fitness&Dance di Palermo dal 1990.
A che età?
Secondo Virzì, l'età ideale per iniziare a praticare quest'arte marziale è intorno ai 6 anni, a patto che il corso comprenda attività ludico-motorie e non semplicemente tecniche. Prima di questa età il bambino, non avendo piena conoscenza del proprio corpo, potrebbe non riuscire a coordinare i movimenti o, semplicemente, potrebbe ancora non comprendere la differenza tra destra e sinistra.
“Escludendo i piccolissimi - continua Virzì - il Karate è adatto a chiunque, sia ai maschietti che alle femminucce”. Tanto è vero che, da qualche anno, sono sempre di più le bambine a iscriversi ai corsi di questa disciplina. Quest'arte marziale “è adatta anche ai meno giovani o a chi ha problemi motori di lieve entità perché, innanzitutto, è ginnastica a corpo libero e facilita il giusto funzionamento dei muscoli e delle articolazioni a tutte le età. Il fisico viene tonificato e rassodato: i muscoli diventano più elastici e il corpo più flessibile e per i più adulti è un ottimo allenamento anche per mantenere la mente giovane, allenata e attiva”.
Il Karate è uno sport violento?
Virzì rivela che le mamme e i papà che portano i loro figli a lezione di Karate sono contenti dei risultati ottenuti perché “ogni maestro impartisce delle regole che il bambino si troverà a rispettare anche a casa; vostro figlio imparerà i concetti di ordine e disciplina e saprà rispettare il prossimo, anche quando si tratta del suo avversario”. Questa disciplina ha delle ripercussioni su tutta la sfera psicologica e caratteriale, soprattutto per quanto riguarda la fiducia in se stessi, l'autocontrollo e l'educazione. L'aumento del livello di attenzione, nella maggior parte dei casi, porta anche a dei migliori successi scolastici.
Il mito del Karate come “sport violento” è da sfatare perché, come spiega Virzì, “la sua impostazione iniziale è basata sulla difesa: un'arte marziale che difende, non può essere violenta”. Siete pronte a portare i vostri figli a lezione?
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