10 risposte sul sonno
Sapete per quanto tempo dovreste dormire per essere in forma? O qual è la durata ideale di un sonnellino pomeridiano? Pensate che dormire a lungo per un certo periodo vi permetta di accumulare delle riserve di sonno? Le risposte in questo articolo.
Bisogna dormire almeno 7 ore per notte
Vero e falso. In media, un adulto ha bisogno di dormire sette ore e mezza per notte. Ma si tratta solo di una media, perché in realtà la quantità di sonno necessaria per notte varia dalle 3 alle 14 ore.Il fabbisogno è individuale e iscritto nei geni di ciascuno. La durata ottimale varia quindi da persona a persona. Ad alcuni bastano sei ore per sentirsi riposati, ad altri ne servono nove.
Ricordate: che siate più o meno dormiglione, quello che conta è svegliarsi con la sensazione di aver dormito bene.
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È meglio andare a letto presto
Vero e falso. Quando dormiamo, siamo soggetti a una serie di cicli che si ripetono dalle 4 alle 5 volte durante la notte. Ogni ciclo, che dura circa un'ora e mezza, è composto da una fase non REM e da una fase REM.
Le fasi REM si allungano progressivamente durante la notte, il che spiega perché si sogna di più prima di svegliarsi. Il momento più riposante è invece il sonno profondo, che fa parte della fase non REM.
Andare a letto presto non significa avere un sonno più ristoratore. La cosa importante è andare a letto in modo da dormire un numero sufficiente di ore, e se possibile sempre alla stessa ora.
Fare delle riserve di sonno aiuta a sopportare meglio le notti bianche
Vero e falso. È sabato sera, e volete uscire. Per non crollare, avete cercato di andare a letto presto tutta la settimana e avete fatto una siesta nel pomeriggio. Questo non significa, però, che abbiate accumulato una scorta di sonno.
Certo, sarete più in forma durante la serata. È merito soprattutto del sonnellino pomeridiano, che vi aiuterà senz'altro a rimanere sveglie più a lungo. Ma l'energia che avete recuperato dormendo durante la settimana vi è già servita ogni giorno, in ufficio, a scuola, a casa...
Ricordatevi anche che, se dovete guidare di notte, è meglio che facciate un sonnellino prima di partire.
Dopo una notte in bianco, bisogna dormire tutto il giorno
Falso. Avete passato la notte in bianco e crollate di sonno di prima mattina. Decidete di andare a dormire. Ma il vostro organismo, che è abituato a un ritmo sonno/veglia ben preciso, si aspetta di doversi svegliare poiché, giustamente, è mattina. Risultato: il sonno sarà leggero e vi sveglierete ancora stanche.
La cosa migliore, in questi casi, è fare una siesta nel pomeriggio e andare a letto presto la sera.
Le sieste corte sono l'ideale per compensare una mancanza di sonno
Vero. Le sieste corte fanno bene, dal momento che non privano il nostro organismo della dose di sonno di cui ha bisogno per passare una notte ristoratrice.
Se dormite per due ore alle 16, sarete meno stanchi al momento di andare a dormire. Di conseguenza avrete probabilmente delle difficoltà ad addormentarvi o vi sveglierete in piena notte.
Una siesta di 10 minuti massimo, invece, consente di ricaricare le batterie senza scivolare nel sonno profondo.
Ricordate: il primo pomeriggio, dopo pranzo, è il momento migliore per fare un riposino. E se temete di addormentarvi per troppo tempo, mettete la sveglia!
Un bagno caldo favorisce il sonno
Vero e falso. Quello che conta, prima di tutto, è andare a dormire quando si è stanchi. In caso di difficoltà a prendere sonno, è consigliabile svolgere un'attività rilassante ed evitare le fonti di stress.
Un bagno caldo può essere la soluzione per alcuni, ma non per tutti; ce chi lo trova rilassante e chi, invece, pensa che sia un'attività stimolante. C'è chi preferisce bere una camomilla, leggere un libro, ascoltare un cd relax... in generale, la cosa importante è avere un piccolo rituale che preceda il momento di andare a letto.
La sonnolenza indica sempre un disturbo del sonno
Vero e falso. Si possono distinguere due casi: le persone che hanno voglia di dormire durante il giorno ma che riescono a resistere al torpore, e quelle che non ci riescono, per di più in situazioni che richiedono di essere ben svegli. Per esempio al volante.
Nel primo caso, significa che si dorme poco e/o male. Capita agli studenti, ai neogenitori e alle persone che lavorano molto. In questo caso, basta una breve siesta per compensare la mancanza di sonno.
Nel secondo caso, addormentarsi durante il giorno è il sintomo di un sonno di cattiva qualità, frammentato da risvegli frequenti, dopo i quali è difficile riaddormentarsi. Queste persone si sentono stanche e non sempre si rendono conto di essere sonnolente. Si parla di sonnolenza diurna eccessiva. Nei casi più gravi, si manifesta una vera e propria narcolessia, che associa la sonnolenza da altri disturbi.
Comunque sia, quando si ha una voglia irrefrenabile di addormentarsi durante il giorno, sarebbe meglio consultare il proprio medico.
Più si dorme profondamente, più si russa
Falso. Russare non è normale: è il segno che l'aria scorre male nelle vie respiratorie superiori. I muscoli che controllano la lingua e il palato si rilassano. Con il passaggio dell'aria, durante l'inspirazione, questi muscoli diventati flaccidi e mobili, si mettono a vibrare e quindi a fare rumore.
Non è una malattia, ma può essere fastidioso nella vita di tutti i giorni. Russare forte e a lungo può causare dei microrisvegli, rendendo il sonno meno riparatore.
La situazione può anche diventare pericolosa quando la gola è talmente stretta da arrivare a chiudersi durante il sonno. A questo punto, l'aria non passa più e si parla di apnee nel sonno.
Se chi dorme con voi si lamenta del fatto che russiate durante la notte, parlatene con un medico.
Più si invecchia, meno si ha bisogno di dormire
Falso. Spesso le persone anziane si svegliano all'alba, ma questo non vuol dire che abbiano meno bisogno di dormire. Certo, l'organismo invecchia e i bisogni non sono più gli stessi. Ma i disturbi del sonno dopo una certa età hanno anche altre cause.
Innanzitutto, quando si soffre di certe patologie (problemi cardiaci, gastroenterici, urologici...) si dorme male. Poi entrano in gioco le cattive abitudini, come quella di fare dei sonnellini troppo lunghi nel pomeriggio e di fare poche attività durante il giorno. Infine, anche alcuni farmaci influiscono sulla qualità del sonno.
Ecco perché i disturbi del sonno aumentano con l'età. Per tenerli sotto controllo, è meglio consultare un medico.
Si può imparare una lingua straniera durante il sonno?
Vero e falso. Purtroppo non è possibile imparare il francese o il giapponese tenendo un registratore sul comodino. È un luogo comune.
È vero però che il sonno permette di assimilare le informazioni immagazzinate il giorno prima: il cervello le smista e le classifica nelle zone più profonde, in modo da ricordarle meglio. I neuroni lavorano dunque attivamente quando siamo addormentati.
Da sapere: in periodo di esami, è consigliabile ripassare i corsi prima di andare a dormire e soprattutto dormire bene perché il cervello abbia abbastanza tempo per assimilarli.