10 consigli per non ingrassare sulla pancia

Capita a molte donne d'ingrassare sulla pancia, spesso in maniera sproporzionata rispetto al resto del corpo. Per alcune è un problema estetico, per altre può comportare dei rischi per la salute. Vediamo come lottare contro il grasso addominale, tra sport, alimentazione e consigli medici.

Conoscere la misura del proprio girovita

Perché? Perché al di là delle considerazioni estetiche, il grasso addominale è pericoloso: produce molte sostanze che possono alterare il funzionamento

Ridurre il grasso addominale fa bene alla salute... e all'umore!

dell’organismo (malattie cardiovascolari, diabete...).

Come? Prendete un metro da sarta, posizionatelo sotto l’ultima costola e misurate. Sotto gli 80 cm il girovita è normale per una donna. Diventa largo se è tra gli 80 e gli 88 cm, e molto largo se supera gli 88 cm.

Attenzione! Ciò non significa che tutte le donne con un po’ di pancetta debbano temere per la loro salute. Bisogna preoccuparsi solo nel caso in cui il sovrappeso addominale è associato ad altri disturbi (un po’ di colesterolo, leggera ipertensione, lieve glicemia). Si parla allora di sindrome metabolica.

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Fare esercizio

Tutti i tipi di attività fisica sono buoni per ridurre il grasso addominale. L’importante è non fissarsi ossessivamente sull’obiettivo di tornare in forma! Altrimenti, il fallimento è assicurato.

Rasserenatevi, fare attività fisica non significa fare sport a livello agonistico! L'importante è fare esercizio, in modo da stimolare i muscoli e aumentare il dispendio energetico. Insomma, anche quando si cammina, si fanno le pulizie o giardinaggio si sta facendo attività fisica.

Buono a sapersi: fare addominali è un’attività che rafforza nello specifico i muscoli dell’addome, ma non rappresenta un esercizio di particolare rilevanza quando si tratta di eliminare il grasso addominale. Inutile, quindi, fare centinaia di ripetizioni al solo scopo di avere la pancia piatta.

Non fidarsi delle diete troppo severe

Le diete troppo severe non faranno che peggiorare la situazione a medio termine. Oltre ad essere pericolose e provocare delle carenze alimentari, infatti, sono spesso responsabili di un aumento di peso.

Cosa fare? Bisogna innanzitutto studiare le proprie abitudini alimentari e metterle in discussione: di solito, aspettate di avere fame prima di mangiare? Sapete frenarvi quando avete già raggiunto la sazietà? Vi capita di mangiate fuori pasto? Dopo aver fatto questa analisi, dovete cercare di bilanciare la vostra alimentazione, se necessario con l'aiuto di un dietologo o di un nutrizionista.

Attenzione: mangiare bene richiede del tempo da dedicare a se stesse. È la condizione fondamentale se si vuole proteggere il proprio corpo e la propria salute sul lungo termine!

Fare attenzione a ciò che si mangia

Fare attenzione alla propria alimentazione non vuol dire smettere di mangiare o vivere di insalate.  Fare attenzione significa adottare un’alimentazione equilibrata e cambiare a poco a poco le proprie abitudini, ovvero:

- preferire le piccole porzioni e variare al massimo i cibi, privilegiando la frutta e la verdura;

- fare tre pasti al giorno con una vera colazione, senza saltare il pranzo evitando di mangiare fuori pasto;

- preferite una mela ad un biscotto quando si fa uno spuntino;

- consumare con moderazione i fritti, i salumi, le bevande gassate, l’alcool, le carni troppo grasse o con troppo sugo... non è necessario eliminarli del tutto, ma bisogna considerarli delle eccezioni.

Andare regolarmente dal medico

Superata la cinquantina, è abbastanza normale avere un po’ di pancetta. Tuttavia, il grasso che si accumula nella zona addominale tocca direttamente o indirettamente degli organi importanti come il fegato, il pancreas o il cuore. Fare attenzione è d'obbligo.

Il nome ‘sindrome metabolica’ si usa per descrivere una combinazione di più anomalie, che comprendano almeno tre tra le seguenti problematiche: un girovita troppo largo, un po’ di tensione arteriosa, una quantità eccessiva di trigliceridi, un tasso troppo basso di colesterolo buono, troppo zucchero nel sangue.

Oltre al rischio di diabete e di patologie cardiovascolari possono verificarsi altre complicazioni, come le apnee del sonno o l'epatopatia. È quindi indispensabile andare dal medico regolarmente e farsi prescrivere delle analisi del sangue.

Non ingrassare troppo

In teoria, per avere un peso stabile, bisogna che le calorie apportate dagli alimenti siano equivalenti a quelle che si bruciano. Di conseguenza, per perdere peso, bisogna o mangiare meno o bruciare di più.

Nella realtà, le cose non sono così matematiche. Quello che è certo è che nel caso prendiate peso sistematicamente dovete reagire tentando di combinare esercizio fisico e porzioni meno abbondanti.

Attenzione però:
l’obiettivo dev'essere realistico. Se decidete di perdere 10 kg in tre mesi, ci sono poche speranze che ci riusciate, almeno in maniera duratura. La perdita di peso dev'essere ragionevole. I tempi sono più lunghi, ma il sistema è più efficace e comporta meno rischi per la salute.

Restare zen

In generale, lo stile di vita ha un'influenza diretta sul peso, così come la mancanza di esercizio fisico.

Ci sono molte dinamiche da considerare, ma la prima conseguenza dello stress è spesso un aumento di peso. Succede senza che ce ne si renda conto: si comincia concedendosi una porzione un po’ più abbondante, o un quadratino in più dalla barretta di cioccolato...
Sono dei piccoli sgarri che però, a lungo andare, fanno ingrassare sulla pancia, con i conseguenti rischi per la salute.

Occhio alla spesa!

Diffidate dei piatti pronti, che contengono generalmente più grassi (e più sale) di quelli fatti in casa. Non fatevi ingannare nemmeno dai prodotti poveri di materie grasse. Sono poco calorici, ma non è detto che il loro apporto nutrizionale sia migliore rispetto a quello di altri alimenti. Inoltre, saziano poco, spingendoci a mangiare di più. La cosa più importante è leggere sempre attentamente le etichette.

Cucinare leggero

Nell'ambito di un'alimentazione corretta, bisogna ridurre al minimo i grassi “cattivi” e privilegiare i grassi “buoni”. È un ottimo rimedio contro il grasso addominale e la sindrome metabolica.

La regola di base di evitare tutti cibi ricchi di grassi cattivi
, ovvero i grassi saturi di origine animale: burro, formaggio, salumi, prodotti caseari grassi, panna da cucina...
Per cuocere le vostre prelibatezze, preferite le materie grasse di origine vegetale (olio d’oliva, olio di colza, olio di soia, olio di girasole).

Evitare di mangiare fuori pasto

Dite addio alla macchinetta dell'ufficio. Mangiare fuori pasto fa male alla salute e alla linea. Snack, merendine e bibite gassate sono appetitosi, ma ricchi di zuccheri e grassi.

Come resistere?
Innanzitutto, fate tre pasti al giorno. Spesso le persone hanno fame durante la giornata perché non mangiano abbastanza a colazione, pranzo e cena, oppure perché saltano i pasti.

Ogni tanto, è lecito concedersi un piccolo piacere, come un quadratino di cioccolato: sono piccole consolazioni e danno coraggio contro lo stress e le preoccupazioni della vita quotidiana!

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