Tubercolosi: sintomi e trattamento
La tubercolosi è una malattia infettiva molto contagiosa, il cui sviluppo è favorito da condizioni di vita precaria.
Cos’è la tubercolosi
La tubercolosi è una malattia infettiva di origine batterica provocata da un bacillo.
Si tratta della conseguenza diretta dell’infezione da bacillo di Koch, anche se sono un portatore di questo bacillo su dieci finisce per sviluppare la malattia. Se ne distinguono due principali forme: tubercolosi polmonare ed extra-polmonare (gangliare o ossea).
Tubercolosi polmonare
La tubercolosi polmonare si manifesta con tosse, starnuti e perdita di peso. Si tratta di una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea. I paesi in vi di sviluppo sono i più colpiti poiché i soggetti malati spesso non possono accedere ai medicinali (terapia antibiotica).
Tubercolosi linfoghiandolare
La tubercolosi è una malattia contagiosa dovuta ad un batterio il cui germe più spesso in cous è il Mycobactérium tuberculosis o bacillo di Koch. Dopo un primo contatto con il bacillo che può passare sotto silenzio o dare segni minori, la malattia può localizzarsi a livello di un organo e restare latente. L’organo maggiormente preso di mira è il polmone, ma anche i linfonodi possono essere ugualmente il bersaglio di bacilli a riposo. La tubercolosi si manifesta allora con l’apparizione di linfoadenopatia, aumento del volume dei linfonodi colpiti. La diagnosi può essere fatta tramite biopsia di un linfonodo colpito.
Tubercolosi ossea
La tubercolosi ossea è una delle forme extra-polmonari della malattia. Questa colpisce la colonna vertebrale in un paziente su due, il ginocchio o l’anca. Le persone il cui sistema immunitario non funziona correttamente (immunodepressi) sono particolarmente a rischio.
La tubercolosi nel mondo
Nei paesi sviluppati la tubercolosi colpisce i soggetti che vivono in abitazioni sovrappopolate, rifugi per senza tetto e istituti di correzione. Nell’Europa dell’Ovest la mortalità dovuta alla tubercolosi è molto bassa, ma la malattia non è ancora completamente debellata. Su scala mondiale, la tubercolosi resta una delle malattie può gravi: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità una persona muore di tubercolosi ogni 17 secondi. La diagnosi della malattia può essere effettuata tramite radiografia, risonanza magnetica o scanner. Il trattamento presente somministrazione di antibiotici.
Incubazione
La tubercolosi possiede due tempi d’incubazione distinti. Il primo riguarda l’infezione primaria: si tratta del tempo (da 4 a 12 settimane) che separa il contatto con il bacillo di Koch e il risultato positivo delle prove tubercocliniche. Questo tempo è asintomatico. Una volta trascorso il primo tempo si passerà alla manifestazione dei primi sintomi. Questo secondo tempo d’incubazione può essere immediato o essere molto lungo (anche anni).
Sintomi
I sintomi della tubercolosi sono facilmente riconoscibile: tosse che comporta espettorato, in alcuni casi con del sangue, dolori toracici, crisi respiratoria, febbre, mancanza d’appetito, perdita di peso e sudori notturni. Fin dall’apparizione dei primi sintomi è preferibile consultare rapidamente un medico per beneficiare di un trattamento adeguato.
Diagnosi e cura
Un esame microscopico dell’espettorato ed una radiografia toracica permettono nella maggior parte dei casi di confermare l’infezione, ma in alcuni casi bisogna ricorrere a degli esami più specifici.
Il trattamento della tubercolosi dura generalmente sei mesi ed implica la somministrazione di diversi tipi di antibiotici contemporaneamente.
Consigli
Se ci si deve creare in paesi in cui i casi di tubercolosi sono numerosi è importante adottare delle norme igieniche rinforzate lavando frequentemente le mani. È inoltre consigliato di mangiare e dormire correttamente evitando eventuali fattori di stress.