Giornata Alzheimer: eventi e iniziative in tutta Italia

Giornata internazionale dell'Alzheimer: oggi in tutto il mondo si lavora per creare consapevolezza su questo male, ma anche fare raccolte fondi e insegnare come riconoscere la malattia.

Ai malati Alzheimer in Italia, e ai loro familiari, è dedicata questa giornata.


Giornata Internazionale dell'Alzheimer 2016 (Alzheimer’s disease International): la ricorrenza di oggi, istituita nel 1994 dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, è una data pensata per accrescere la coscienza generale su questa malattia e i primi sintomi, sia per sostenere i malati e i loro familiari, oltre che le associazioni di volontariato, sia per spingere la ricerca grazie a raccolte di fondi e aiuti.

In Italia alcune stime parlano di circa un milione di malati e in questa occasione (che curiosamente, cade proprio nel giorno dedicato anche alla pace nel mondo) le iniziative si rincorrono. 
Nella Capitale, si offrono test preventivi gratuiti a cura della Fondazione IGEA onlus e dell'Università di Roma, in collaborazione con la Associazione Alzheimer Roma onlus (prenotazioni al numero 3284395721 o via mail info@fondazioneigea.it). 
A Milano tra le 16,15 e le 18,00 il gruppo di sostegno dell’associazione Gruppo Anchise incontra i familiari di persone affette da Alzheimer per riuscire a parlare nella vita quotidiana (in via Giovanni da Procida 27) mentre domani alle 8,30 si tiene l’incontro La persona con decadimento cognitivo tra scienza, etica e diritti a palazzo Marino. 
A Bologna il 24 settembre alle 9,00 in via Faenza 4 si tiene il convegno Una Carta dei Diritti e dei Doveri per le persone fragili e gli anziani affetti dalla Malattia di Alzheimer
A Torino il 26 settembre il fisiatra Maurizio Bellucci Sessa risponderà alle domande dei familiari nella sede di Alzheimer Piemonte di via Bellezia 12/G (info 011/5184444 o 011/5092102). 
A Bari si inaugurano due mostre a tema, all’Hotel Palace e alla Casa Alzheimer Don Tonino Bello. 
Alla base della malattia c’è un progressivo accumulo a livello cerebrale della una proteina beta-amiloide, processo che danneggia le cellule nervose con largo anticipo rispetto al conclamarsi della malattia. Analizzando i livelli della proteina, è possibile arrivare ad una diagnosi ma anche alla quantificazione del rischio di insorgenza, permettendo di attuare tutte le strategie possibili ad oggi per la prevenzione. Quando invece si manifesta, la malattia presenta deficit di memoria e poi del linguaggio, fino ad una forma di demenza che diventa molto gravosa per il malato e per i familiari. 
I fattori di rischio, infine, sono simili alle patologie vascolari (quindi fumo, mancanza di attività fisica, obesità) ma importante è anche tenere allenata la mente e favorire le connessioni neurali.

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