Omicidio Melania Rea: Salvatore Parolisi condannato a 20 anni

Salvatore Parolisi condannato a 20 anni per l'omicidio della moglie Melania. La Corte d'Assise d'Appello di Perugia ha ricalcolato (e ridotto) la pena per l'ex militare che ha ucciso la moglie con 35 coltellate. 

Carmela Rea detta Melania fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi, con 35 coltellate davanti agli occhi di sua figlia Vittoria, di appena 18 mesi.


Quando Salvatore Parolisi uscirà dal carcere avrà 54 anni. Ci è entrato che ne aveva trenta. I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Perugia hanno ridotto di dieci anni la pena per l’ex militare che con 35 coltellate, davanti agli occhi della loro figlia Vittoria, di appena 18 mesi, ha ucciso una moglie che tradiva con un’altra donna. Una moglie che quella mattina, l’ultima della sua vita lunga appena 28 anni, voleva possedere. Una donna che si è rifiutata e per questo non è mai più ritornata nella sua casa di Foligno. L’hanno ritrovata due giorni dopo, il 20 aprile, grazie a una telefonata anonima, nel boschetto delle Casermette, a Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, con una siringa conficcata in un braccio. 

L’ex caporalmaggiore, unico imputato - già condannato a 30 anni con rito abbreviato -, ha ascoltato dalla sua cella la decisione dei giudici perugini che, sulla base del verdetto della Corte di Cassazione del febbraio scorso che ha escluso l'aggravante della crudeltà ma non ha concesso le attenuanti - il fatto che fosse un giovane, incensurato e militare irreprensibile -, hanno ricalcolato gli anni che dovrà scontare dietro le sbarre: venti.

Melania ha avuto giustizia ma purtroppo nessuno ce la ridarà” ha commentato il fratello Michele. Un uomo che insieme al papà Gennaro ha ascoltato la sentenza con l’amaro in bocca e un buco grande così nel cuore ingrandito ancora di più dal fatto che la Corte non abbia riconosciuto la crudeltà. Decisione che rispettano ma non comprendono: "Già uccidere in una maniera così è crudele, ma non bisogna dimenticare che Melania sapeva che in quei momenti veniva uccisa in presenza della figlia. Credo si possa definire crudeltà anche questa” ha detto ai giornalisti. L'avvocato di parte civile, Mauro Gionni, riferendosi a Parolisi, ha ricordato che “per anni si è detto bugiardo, traditore ma non assassino. Ora si può dire Parolisi bugiardo, traditore e assassino, ormai è definitivamente accertato”.

I difensori puntano alla “Corte di Strasburgo per ottenere il riconoscimento che Parolisi non ha avuto un processo giusto. Quando lo vedremo in cella - ha concluso l'avvocato Biscotti - gli diremo che la battaglia processuale va avanti”. 

A questo punto resta l’amarezza della vita di una giovane donna spezzata da una morte atroce, davanti a una figlia che in una manciata di minuti ha perso una famiglia, la sua famiglia. Quando suo padre uscirà dal carcere Vittoria avrà 25 anni, poco meno dell’età che aveva sua madre Melania quando, in una giornata “apparentemente normale”, poco prima di andare “a casa di amici”, è stata ammazzata in un bosco dall’uomo che aveva sposato. 

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