Movimenti fetali: cosa si sente e come distinguerli
I movimenti fetali iniziano mediamente ad essere percepiti dalla futura mamma all'inizio del secondo trimestre e variano da bimbo a bimbo e da gravidanza a gravidanza.
I primi movimenti fetali, vale a dire i primi virtuosismi del feto nella pancia della mamma in dolce attesa, sono senza dubbio uno dei momenti più emozionanti di ogni gravidanza perché aiutano le gestanti a rendersi conto della magia che portano in grembo. Ma il fatto che praticamente per tutte l'esperienza dei primi calcetti e delle prime capriole sia incredibilmente eccitante è l'unica caratteristica comune ai movimenti fetali. I movimenti del feto, infatti, possono essere percepiti in momenti molto diversi della gravidanza anche se - mediamente - le future mamme iniziano ad avvertire la vitalità del proprio piccolo durante il secondo trimestre, vale a dire dalla 16esima settimana di gravidanza in poi. Più evidenti a partire dalla ventesima settimana di gravidanza, i MAF (Movimenti Attivi Fetali) indicano il benessere del bambino nel grembo e non devono essere confusi con il cosiddetto singhiozzo del feto. Ecco cosa c'è da sapere.
A quante settimane si sente muovere il feto?
"A quante settimane si muove il feto?", la domanda è tra le più comuni ma la risposta non è una sola. Normalmente, infatti, il feto si agita nella pancia fin dai primi mesi di gravidanza, ma le sue dimensioni ridotte non permettono alla mamma di accorgersene. Perché i movimenti fetali inizino ad essere avvertiti "dall'esterno" bisogna mediamente attendere le 16, 20 settimane di gravidanza perché, in questo periodo, le dimensioni del piccolo aumentano e anche la sua vitalità: nel corso della 16esima settimana, per esempio, il feto inizia a fare movimenti semplici (come portarsi le mani alla bocca) mentre già dalla 18esima settimana si "lancia" in azioni più complicate che prevedono anche l'uso dei piedini utilizzati, più che altro, per spingersi contro la parete uterina.
Primi movimenti fetali: cosa si sente e come riconoscerli
I movimenti del proprio bambino, si diceva, rappresentano un momento unico e magico per le future mamme ma - specialmente se si tratta della prima gravidanza - non sempre vengono percepiti immediatamente. Il dubbio (estremamente comune) è, infatti, cosa si sente e come riconoscerli. Per rispondere alla prima domanda gli esperti propongono delle similitudini sottolineando che, quando il feto è ancora piccolo, si percepiscono i movimenti come un leggero sfarfallio come se si avvertisse il "movimento di un pesciolino nella pancia". Riconoscerli in maniera inequivocabile, comunque, è abbastanza complicato e, per questo, il segreto è quello di mettersi in ascolto del proprio corpo con attenzione e pazienza cercando di cogliere le differenze tra questo movimento inusuale e spesso molto blando, almeno all'inizio, e i - ben più noti - movimenti intestinali, con i quali (sempre nelle fasi iniziali) è facile far confusione. Con il passare del tempo, invece, i movimenti si faranno pian piano più chiari e comprensibili e - a partire dal settimo mese di gestazione - si potranno registrare anche dei movimenti fetali (relativamente) dolorosi e il bambino che si muove potrà anche disturbare il sonno delle mamme in attesa portando a risvegli improvvisi. Con la fine della gravidanza, comunque, questi movimenti andranno nuovamente ad affievolirsi (dato il minor spazio a disposizione) e sarà facile riconoscere le contrazioni che segnaleranno l'avvicinarsi del momento del parto.
Come sentire i movimenti del feto
Importantissimi per stabilire il benessere del piccolo che sta crescendo, i movimenti del feto vengono definiti nel linguaggio medico MAF (Movimenti Attivi Fetali). Non esiste, però, una norma unica per interpretarli. Fin dal periodo della gravidanza, infatti, ogni piccolo ha una sua indole e dunque esistono bimbi più attivi e bimbi più "pigri" che, dunque, fin dal periodo uterino sono meno inclini a muoversi in continuazione. Ma la percezione dei movimenti varia anche a seconda della futura mamma: le donne abituate ad ascoltare il proprio corpo e a concedersi momenti di relax sono, infatti, le più facilitate nella percezione dei movimenti fetali mentre una scarsa attitudine all'ascolto o un periodo di particolare stress possono avere conseguenze anche su queste percezioni. Il segreto? Durante l'attesa concedetevi delle pause e, sdraiate su un fianco in una posizione comoda, mettetevi in ascolto.