Sentenza Fabrizio Corona: basta carcere

Niente più carcere per Fabrizio Corona: il gip riconosce la continuazione tra i reati e permette all'ex fotografo dei vip di continuare il percorso con i servizi sociali. Lui: "Mi sono tolto un gran peso".

Fabrizio Corona non tornerà in carcere. La sentenza definitiva è stata emessa dal gip di Milano Ambrogio Moccia.


[Aggiornato il 27 settembre 2016 alle 11h50] Fabrizio Corona non tornerà in carcere. A stabilirlo è stata la sentenza del gip di Milano Ambrogio Moccia che ha riconosciuto all'ex fotografo dei vip la continuità dei reati permettendogli di scontare la pena residua in affidamento ai servizi sociali. "Mi sono tolto un gran peso" ha commentato, a caldo, il compagno di Silvia Provvedi che - per i prossimi 5 anni - continuerà il suo percorso di redenzione fuori dalla prigione. Questo non toglie, comunque, che la pena sia stata lievemente aumentata (di circa 8 mesi rispetto al calcolo precedente) ma il nuovo conteggio è comunque inferiore a sei anni e quindi Corona potrà evitare il carcere

La sentenza per Fabrizio Corona era attesissima dopo l'ultima apparizione dell’ex fotografo dei vip davanti al gip di Milano che, nell'udienza del 21 settembre scorso, si era descritto come una persona completamente diversa. “Ho fatto una marea di errori – aveva spiegato ma li ho fatti a causa della mia follia e del diavolo che ho dentro”. Un diavolo, quello, che – aggiungeva ancora Corona – “non si è più fatto sentire” imputando il merito della redenzione al percorso con i servizi sociali che l’ha “cambiato”, ma anche della relazione con la nuova compagna che, certamente, gli ha restituito una nuova serenità. 

La decisione del giudice ha tenuto conto della richiesta della difesa che chiedeva di riconoscere la continuazione tra l’ormai arci-nota estorsione a Trezeguet, la bancarotta della Fenice (la società di Corona) nonché il reato di corruzione di un agente di polizia penitenziaria che gli permise di introdurre uno smartphone in carcere per scattarsi un selfie. La connessione temporale dei reati, commessi tutti nell’arco di 16 mesi “è evidente” secondo la difesa ma lo era meno secondo l’accusa che, al contrario, auspicava un rientro in carcere. 

Una possibilità, quest’ultima, che spaventava decisamente l’ex compagno di Belén Rodriguez che non temeva di ammettere la sua preoccupazione in una lunga intervista concessa a Grazia. "Sono appeso a un filo – aveva spiegato -. Ostento la mia solita sicurezza, una maschera che uso per proteggere me stesso e gli altri, ma in realtà sono molto nervoso”. E il perché, continuava lui, è evidente ma solo chi ha vissuto la galera lo potrà comprendere. “La cella, il letto duro, di marmo, l’isolamento, le condizioni pietose, il volto degli altri detenuti ritornano spesso nei miei incubi. Ho scontato la mia pena. Penso di avere pagato il giusto”. 

Insomma, le porte del carcere si chiudono definitivamente per Fabrizio Corona ma la redenzione continua, come sempre al ritmo del mantra Si puede

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