Tachicardia: cause, sintomi e rimedi
La tachicardia è un’aritmia cardiaca che si manifesta con l’accelerazione dei battiti cardiaci. Eccone le cause, i sintomi e i tipi di cura.
Definizione
La frequenza cardiaca di un soggetto normale è stimata tra i 60e i 90 battiti al minuto, mentre la tachicardia si presenta con un’accelerazione del ritmo cardiaco superiore ai 100 battiti/min.
Cause della tachicardia
La tachicardia è un fenomeno che si manifesta, in modo del tutto naturale, dopo uno sforzo muscolare. A volte, però, può presentarsi a seguito di patologie o sintomi come: di stati febbrili, anemia, ipertiroidismo, emorragia, disidratazione, stress, nervosismo, crisi di spasmofila, crisi tetaniche, attacchi d’asma, embolia polmonare, edema acuto del polmone o ancora a seguito di un eccessivo consumo d’alcool, di cannabis, caffè o sostanze eccitanti.
Sintomi
I principali sintomi della tachicardia sono l’accelerazione dei battiti cardiaci, già accennata, la sensazione di “palpitazioni” nel petto e malessere generale che può portare alla perdita di conoscenza.
Le varie tipologie di tachicardia
Tachicardia sinusale
La tachicardia sinusale è quella più frequente e interessa il battito accelerato degli atri del muscolo del cuore mentre i ventricoli seguono un ritmo opposto.
Tachiaritmia
La si definisce in presenza di un ritmo cardiaco rapido e irregolare.
Tachicardia giunzionale
La tachicardia giunzionale o sindrome di Bouveret si caratterizza da un’accelerazione improvvisa del ritmo, dove le palpitazioni hanno un inizio e una fine brusche.
Tachicardia Ventricolare
Interessa i ventricoli del cuore e in caso sopraggiunga, rappresenta un caso urgente con conseguente trasferimento in rianimazione.
Sindrome di Wolff Parkinson White
La tachicardia dovuta alla sindrome di Wolff Parkinson White (WPW) ha cause congenite da associare ad un difetto di conduzione che interessa degli stimoli elettrici lungo le fibre muscolari del cuore.
Rimedi tachicardia
Molte manifestazioni di questa patologia non sono curabili poiché passeggere e strettamente collegate ai fattori scatenanti, sopra citati. Sicuramente la protrazione dei fenomeni di tachicardia deve essere presa in esame dal proprio medico curante il quale, diagnosticata una delle diverse tipologie di tachicardia (tra le quali si ricorda la tachicardia parossistica, che interessa la zona alta del cuore, quella sopra i ventricoli) provvederà a prescrivere il giusto trattamento farmacologico o chirurgico che sia. La prevenzione e l’astensione da certe sostanze può certamente abbassare la percentuale di manifestazione di questa patologia.
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