Sordità: cause, sintomi e cura

La sordità è la degradazione del sistema uditivo. Questa perdita uditiva provoca delle ripercussioni nella vita quotidiana ma soprattutto nella rete sociale, a causa dei forti disagi che colpiscono i soggetti interessati.

Definizione

La sordità è un abbassamento importante o totale delle capacità uditive di un individuo che può colpire una o due orecchie. Generalmente, si distinguono due tipi di sordità in funzione della localizzazione anatomica in causa nella perdita uditiva: la sordità di trasmissione e la sordità di percezione.
La prima è dovuta ad un fattore che colpisce l’orecchio esterno o l’orecchio medio al livello del timpano, mentre nella seconda la causa si situa al livello dell’orecchio interno o sul tragitto dell’informazione nervosa apportata al cervello (si parla anche, in questo caso di sordità centrale).
Si parla inoltre di ipoacusia quando l’udito è diminuito ma è ancora possibile e di sordità quando non si riesce a percepire alcun tipo di suono.

Sordità di trasmissione

La sordità di trasmissione concerne le strutture a livello dell’orecchio esterno e l’orecchio medio e può essere dovuta ad un ostacolo situato nel condotto uditivo esterno o ad una patologia che colpisce il timpano, membrana che trasmette le vibrazioni all’orecchio interno.

Sordità di percezione

La sordità di percezione colpisce le strutture situate nell’orecchio interno, il cui ruolo è quello di trasformare le vibrazioni in informazioni nervose interpretabili dal cervello. La patologia in causa può dunque provenire dall’orecchio interno direttamente come è il caso in alcune infezioni come gli orecchioni, o dall’attacco di medicinali detti ototossici, o concernere le strutture nervose come per la sclerosi in placche o neurinoma, un tumore al livello del nervo. La distinzione tra i due tipi di sordità si fa grazie all’aiuto di test che utilizzano un diapason che si fa vibrare. In generale, una risonanza magnetica sarà necessaria per identificare la causa e trattarla.

Cause

La diminuzione dell’udito può essere provocata dall’invecchiamento lento e progressivo dell’udito, da un’esposizione a fonti di rumore legate ad attività lavorative o musicali, da un tumore benigno del nervo uditivo, da medicinali, ecc.
Alcune patologie, come la sindrome di Ménière, la meningite, le infezioni all’orecchio o un neurinoma che colpisce il nervo uditivo, possono anch’essi causare sordità.
Questo disturbo può anche essere congenito, presente dalla nascita o ancora dovuto a traumi sonori maggiori o ripetuti. Talvolta, le cause sono banali e facilmente curabili, come nel caso della presenza di un corpo estraneo nel condotto dell’orecchio o di otturazioni di cerume secreto naturalmente dall’orecchio. Con l’avanzare dell’età inoltre si assiste generalmente ad una diminuzione delle capacità uditive e la sordità può comparire improvvisamente o essere progressiva.

Sintomi

I sintomi che richiamano ad un inizio di sordità sono soprattutto delle difficoltà nel sentire i suoni che circondano il soggetto e delle difficoltà a seguire delle conversazioni. In caso di sordità improvvisa, il paziente noterà un forte cambiamento rispetto alle sue capacità uditive precedenti. Nei bambini i segni che permettono di sospettare una sordità congenita sono l’assenza di reazione ai rumori, un ritardo dell’apprendimento della parola, dei disturbi del comportamento e delle difficoltà scolastiche.

Diagnosi

La diagnosi necessita sempre degli esami preliminari a livello fisico realizzati tramite l’impiego di un otoscopio, un piccolo strumento provvisto di una luce che permette di scrutare il condotto uditivo esterno fino al timpano. Il medico esaminerà l’interno dell’orecchio per essere certo che non vi sia alcun tipo di ostacolo o di infezione. Un esame che utilizza la vibrazione di un diapason permette di distinguere se la sordità sia di trasmissione o di percezione e di orientare così gli esami complementari. L’esame audiometrico è un altro test che permette di misurare il grado di perdita uditiva. Seguendo il risultato di questi diversi esami, possono essere praticati altri esami specializzati o una risonanza magnetica per identificare l’origine di questo disturbo. Nel bambino, la realizzazione fin da piccoli di diversi esami permette di individuare precocemente una sordità congenita in caso di una mancanza di reazione agli stimoli uditivi esterni, in questo caso sono usati principalmente i PEA, i potenziali evocati acustici.

Cura

Le cure variano in funzione del tipo di sordità e soprattutto dalla causa identificata. Le otturazioni causate dal cerume devono essere tolte, le infezioni devono subire un trattamento adatto e così via. Alcuni problemi di ordine anatomico sono talvolta trattati dalla chirurgia. In caso di persistenza dei disturbi nell’adulto, può essere proposta una protesi uditiva. Nel caso di una sordità congenita, l’apprendimento della lingua dei segni, insieme a dei programmi scolastici adeguati, possono consentire di limitare l’esclusione sociale generata da questo handicap, sfortunatamente ancora troppo presente.

Prevenzione

È possibile prevenire la sordità riducendo le esposizioni a fonti di rumore troppo eccessive, tramite l’uso di protezioni uditive, per esempio durante alcuni concerti o nel corso dell’utilizzo di diverse macchine molto rumorose. È anche consigliato di evitare di ascoltare musica troppo forte con delle cuffie. Il vaccino dei bambini, soprattutto quello contro gli orecchioni, è fortemente raccomandato per evitare i rischi di malattie infettive che possono causare sordità.

Foto: © Dora Zett - Shutterstock.com

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