Vaccini obbligatori: quali sono in Italia

Con la legge del 6 agosto 2017 i vaccini obbligatori in Italia diventano 10. Scopriamo quali sono questi vaccini e il perché di questa scelta.

Cosa sono i vaccini

I vaccini sono delle preparazioni artificiali somministrate a scopo d’immunoprofilassi. Questo termine si deve a Edward Jenner che nel diciottesimo secolo lo utilizzò per indicare un materiale risultato da pustole bovine ammalate di vaiolo bovino. Da qui, infatti il termine “vaccinazione”, con il quale si descrive il processo di inoculazione del vaccino negli umani per prevenire il vaiolo. 

Al giorno d’oggi sono disponibili molti vaccini per diverse malattie. Solo 10, però, sono obbligatori poiché permettono di debellare una serie di patologie ritornate a manifestarsi.

Perché i vaccini obbligatori

In base al testo di legge in cui si decretano i vaccini obbligatori per i bambini tra i 0 e i 16 anni affinché possano accedere alla scuola, stabilisce il numero di vaccini a 10. Fino al 1999 i vaccini obbligatori erano solo 4: anti-tetanica, anti-poliomielitica, anti-epatite virale B e anti-difterica. All’epoca il non rispetto di questi vaccini comportava una multa per i genitori e la non accettazione del bambino nella scuola.
A cause di cambiamenti di fattori sociali, però, nell’arco degli ultimi 20 anni alcune malattie debellare (morbillo, tubercolosi ecc.) sono tornate a manifestarsi. Per questo motivo il Governo ha messo appunto il cosiddetto Decreto vaccini che punta a limitare la diffusione di queste malattie.

Quali sono i vaccini obbligatori in Italia

La legge del 6 agosto prevede, quindi, 10 vaccini obbligatori. A partire dal 2017, questi sono: anti-poliomeritica, anti-difterictica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-varicella, anti-parotite, anti-rosolia, anti-morbillo, anti- influenzale tipo B e anti-pertosse. 

In caso di non vaccinazione dei figli è prevista una sanzione pecuniaria dai 100 ai 500 euro e l’impossibilità di frequentare la scuola.

Vaccini obbligatori in Europa

Per quanto riguarda l’Europa in generale, la situazione di alcuni paesi è simile a quella italiana. In Romania e Francia, ad esempio esiste un obbligo su alcuni vaccini. In Germania esiste un legge che impone la presentazione del libretto delle vaccinazione al momento dell’iscrizione a scuola e la segnalazione di eventuali bambini non vaccinati. Situazione simile in Portogallo in cui non esiste obbligo, ma i non vaccinati vanno segnalati.

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