Melatonina: effetti
La melatonina è una sostanza prodotta prevalentemente da una ghiandola endocrina che si trova alla base del cervello, l’epifisi, e in minor misura anche dall’ipofisi, dalla tiroide, dalle ghiandole surrenali, dalle gonadi. Può però anche essere sintetizzata artificialmente e usata come farmaco, sotto forma di compresse, o integratore, per dormire.
Melatonina per dormire
L’uso più comune della melatonina è soprattutto nei casi di insonnia non grave e jet-lag, per regolare il ciclo-sonno veglia, il cosiddetto ritmo circadiano, che è governato proprio dalla epifisi. Il picco della produzione avviene naturalmente tra le 2 e le 4 del mattino e assumendo un paio di ore prima di andare a dormire la melatonina, come integratore, è possibile aiutare il corpo a sopperire alla sua mancata produzione e risolvere cosi i casi blandi di insonnia.
Melatonina per bambini
La melatonina è talvolta proposta per alleviare i problemi del sonno nei bambini che soffrono di specifici disturbi dello sviluppo, dall’autismo al ritardo mentale, ma in linea di massima la sua assunzione è sconsigliata in età pediatrica, se non dietro precisa indicazione e valutazione medica.
Effetti collaterali
Per prima cosa è bene ricordare che non tutti gli studi sono concordi sull’efficacia della melatonina come trattamento contro l’insonnia. E come nel caso di altri integratori, ci sono delle controindicazioni specifiche. Ad esempio per le donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento, salvo indicazione medica. Inoltre prima di assumere melatonina è bene consultarsi con il proprio medico curante, specie se si seguono terapie specifiche, perché può interagire con i farmaci che si stanno assumendo.
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