Ragadi: le diverse forme
Le ragadi sono, generalmente, delle ferite (o fissurazioni) che possono formarsi in diverse parti del corpo: ecco le forme più frequenti.
Sintomi
Accomunano in generale le fissurazioni tipiche delle ragadi bruciore e prurito, forme di screpulatore e forte fastidio, fino a sanguinamento e dolore, anche intenso a seconda della parte coinvolta.
Tipi di ragade
Ragade anale
Si tratta di una ferita lineare di pochi millimetri nella zona dell'ano, spesso nella parte posteriore. Non vanno però confuse emorroidi e ragadi anali: le prime sono vene varicose che si trovano all'interno del retto, interne o esterne rispetto all'ano.
Ragadi alle mani
Le ragadi alle mani piccoli taglietti localizzati soprattutto sulla punta delle dita o sul palmo, là dove la pelle si rompe, è secca e si presenta meno elastica. Sono spesso connesse alla dermatite da contatto o dermatite atopica.
Ragadi ai piedi
Più rare ma dolorose, specie a contatto con la scarpa e talvolta associate a calli o ad una postura scorretta. Si presentano come taglietti negli spazi interdigitali, quindi tra le dita, oppure come lunghe fratture della pelle e screpolature sui talloni.
Ragadi al seno
Sono piccoli taglietti si possono formare intorno al capezzolo in fase di allattamento, sia a causa delle caratteristiche stelle della cute sia di una errata offerta del seno al bambino. Può inoltre favorire l'insorgenza della mastite.
Come curare le ragadi
La terapia varia molta a seconda dei casi, del grado e della localizzazione, ma in linea di massima una accurata igiene della zona soggetta alle ragadi e un uso di creme o prodotti che favoriscono la cicatrizzazione o emollienti è importante. Nel caso delle ragadi anali è importante anche discutere con il medico curante a proposito della dieta da seguire.
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