Ginocchio gonfio, cause e rimedi
Il gonfiore del ginocchio è un problema molto comune e riveste una notevole importanza nella pratica clinica quotidiana, soprattutto per le gravi ripercussioni che tale patologia può comportare.
Innanzitutto è bene precisare che il gonfiore al ginocchio può essere localizzato in due punti differenti: con un dolore laterale all'interno o all'esterno della capsula articolare, essendo quest'ultima costituita da un manicotto fibroso che circonda l'articolazione stessa irrobustendola e offrendo inserzione ai vari tendini della muscolatura preposti al movimento della gamba.
Le cause
Numerose sono le cause che possono essere responsabili di tale patologia e, nel caso delle forme intra-articolari, possiamo riassumerle in cause traumatiche, infiammatorie e settiche.
Traumatiche (ginocchio gonfio dopo botta o dopo caduta)
Le forme traumatiche sono caratterizzate da una rapida insorgenza dopo l'evento che le ha provocate e, in questo caso, il gonfiore è procurato dallo stravaso di sangue, definito "emartro", procurato dalla rottura di numerosi vasellini che alimentano l'articolazione stessa.
In alcuni casi l'evento traumatico può essere anche di lieve entità come accade, ad esempio nei pazienti affetti da problemi della coagulazione del sangue, tipicamente gli emofilici.
Infiammatorie (artrite reumatoide e simili)
Le forme infiammatorie sono dovute alle numerose affezioni reumatologiche che possono presentarsi frequentemente, soprattutto dopo una certa età.
Appartengono a questa categoria le artriti, in cui prevale la componente infiammatoria e le artrosi, di natura prevalentemente degenerativa. A tal riguardo possiamo ricordare malattie come l'artrite reumatoide, il reumatismo articolare acuto e la gotta, per citare solo le più comuni, in grado di costituire un serio problema per il dolore che ne deriva.
Settiche (classico "ginocchio caldo")
Tra le forme settiche, assai più rare delle precedenti, la localizzazione a livello articolare dei batteri responsabili può avvenire attraverso il sangue, dando origine ad una raccolta purulenta caratterizzata da un dolore particolarmente acuto e da un significativo rialzo febbrile.
La sinovite (liquido sinoviale al ginocchio)
In tutte queste forme è sempre presente un'ulteriore complicanza rappresentata dalla "sinovite", cioè dall'infiammazione della membrana sinoviale che è una sottile membrana che tappezza le superfici articolari e secerne un liquido, detto appunto sinoviale, in grado di nutrire e lubrificare i capi ossei. Risulta evidente che il versamento sinoviale all'interno dell'articolazione del ginocchio costituisce la causa principale del gonfiore in tutte le forme sopradescritte.
Forme extra-articolari (ginocchio gonfio sopra la rotula)
Le forme extra-articolari sono rappresentate dalle borsiti, dall'infiammazione, cioè, delle borse, che sono piccole sacche contenenti una modesta quantità di un liquido la cui funzione è quella di permettere un migliore scorrimento dei tendini sopra l'articolazione stessa. In caso di infiammazione della borsa, evento comune a molte circostanze, l'aumento del liquido contenuto all'interno concorrerà ad aumentare la tumefazione. Assai frequente è quella posizionata davanti alla rotula e definita appunto prerotulea.
Sintomi del gonfiore al ginocchio
I sintomi sono praticamente comuni a tutte le forme e, oltre al dolore sempre presente, seppure in misura variabile, sono caratterizzati dalla cosiddetta "impotenza funzionale", termine con cui si identifica la difficoltà, talora notevole, che il paziente affronta nel tentativo di flettere la gamba.
Molto spesso è presente, soprattutto nelle forme infiammatorie, anche calore ed arrossamento della cute del ginocchio.
Diagnosi
La diagnosi viene meglio precisata, una volta osservata la tumefazione, attraverso indagini radiologiche mirate come una banale radiografia o, meglio ancora, con la risonanza magnetica nucleare, esame per nulla invasivo ed in grado di offrire un preciso dettaglio dei tessuti molli. Nelle forme legate ad affezioni reumatologiche anche gli esami del sangue specifici (VES, leucocitosi, proteina C reattiva, ecc.) sono in grado di fornire un prezioso aiuto nell'intento di meglio osservare l'andamento della malattia.
Rimedi
Farmaci antinfiammatori
La terapia è costituita principalmente dai farmaci antinfiammatori ed analgesici, utili ad alleviare il dolore che è, come abbiamo già visto, sempre presente. I farmaci di tale categoria sono numerosissimi, tutti efficaci, anche se si consiglia di prestare attenzione all'azione potenzialmente lesiva a livello gastrico.
Sono peraltro in commercio da diversi anni molecole caratterizzate da un'azione gastrolesiva ridotta e quindi consigliabili nelle forme che richiedano un lungo trattamento. Tali farmaci sono definiti "inibitori specifici della ciclo-ossigenasi 2" ed i nomi commerciali variano a seconda dell'azienda produttrice.
Ampio utilizzo è ancora riservato ad una vecchia molecola, il paracetamolo (nome commerciale Tachipirina, Tachidol, Efferalgan, etc.), dotato di buona azione analgesica, di trascurabili effetti collaterali e di basso costo. La dose consigliata è di 500-1000 mg una o più volte al giorno, secondo prescrizione medica. Inevitabile nelle forme acute è il riposo, cercando di mantenere l'articolazione del ginocchio in lieve flessione con l'aiuto di un cuscino sotto la gamba.
Nelle forme post-traumatiche è fortemente consigliata l'applicazione di ghiaccio volta a ridurre lo stravaso ematico e quindi il gonfiore come principale rimedio naturale.
Intervento chirurgico
Infine, nelle forme artrosiche particolarmente gravi e refrattarie alla terapia medica, in cui anche la semplice deambulazione è fortemente compromessa, non resta alternativa alla protesi chirurgica del ginocchio, intervento ormai entrato da tempo nella routine ed in grado di risolvere definitivamente e con ottimi risultati il problema.