Osteopatia in gravidanza: controindicazioni e benefici

Osteopatia in gravidanza, sì o no? Il trattamento, sempre più diffuso, aiuta a prevenire molti disturbi legati alla gestazione ma le (poche) controindicazioni spaventano ancora.
 

Osteopatia in gravidanza: quali sono le controindicazioni e quali i benefici? Ne abbiamo parlato con Gianluca Gaschino, osteopata D.O. © Karel Joseph Noppe Brooks/123rf

L'osteopatia in gravidanza è sempre più diffusa anche in Italia dove, stando a stime recenti, sono complessivamente quasi 10 milioni i compatrioti che si sottopongono a questo genere di terapia dolce che, indicata anche per i bambini, è particolarmente utile durante la gestazione. I dubbi, però, sono all'ordine del giorno: esistono controindicazioni all'osteopatia in gravidanza? Quali sono, invece, i benefici dei trattamenti durante la dolce attesa? Ne abbiamo parlato con Gianluca Gaschino, osteopata D.O.
 

Spesso la “dolce” attesa è piuttosto “agrodolce” a causa di alcuni disturbi piuttosto comuni: l’osteopatia è d’aiuto?

"I disturbi legati alla gravidanza (come mal di schiena, dolori alla cervicale, gambe gonfie e mal di testa) sono decisamente frequenti ma si possono trattare con ottimi risultati. Non esiste un protocollo di trattamento per la donna incinta quindi il l'approccio sarà diverso a seconda del paziente e questo rappresenta la prima 'controindicazione' perché prima di affidarsi a un osteopata la paziente dovrà essere certa della sua preparazione".
 

Quali sono gli altri disagi per i quali i trattamenti possono essere utili?

"Per esempio tutti quei disturbi legati alla respirazione, come le nausee gravidiche e il bruciore di stomaco, che si possono trattare visto che queste strutture sono legate al diaframma, che rappresenta un muscolo centrale per la donna incinta".


E in vista del parto?

"L'osteopatia può aiutare la donna incinta sia, come si diceva, a gestire i  disturbi legati alla gravidanza ma anche, e spesso soprattutto, ad arrivare pronta al momento del parto. I trattamenti osteopatici, infatti, aiutano ad aumentare la mobilità del bacino e permettono alla gestante di avere una buona percezione del proprio pavimento pelvico, una consapevolezza che si rivelerà particolarmente utile per rendere le spinte più efficaci".


Quali sono le controindicazioni dell'osteopatia in gravidanza?

"In termini assoluti le controindicazioni sono minime anche se esistono alcune importanti eccezioni. Per esempio non si possono trattare le gravidanze entro i 3 mesi, periodo in cui gli aborti spontanei sono più frequenti, e - allo stesso modo - non si trattano le gravidanza con patologie come il distacco di placenta. Al di là di questi disturbi, però, al compimento del terzo mese si possono trattare praticamente tutte le gravidanze".


Quando possono iniziare, invece, i trattamenti post-parto?

"La donna che ha partorito si può trattare fin da subito dopo il parto naturale mentre se è stato effettuato un parto cesareo è consigliabile aspettare circa due mesi di modo che le cicatrici siano definitive".
 

A cosa serve l'osteopatia post parto?

"Il trattamento nel post-parto può essere finalizzato a trattare il bacino (in particolare l'osso sacro) date le forze subito durante il parto, ma può essere utile anche per trattare il mal di schiena che è legato, invece, alla componente viscerale".

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