Tachicardia in gravidanza: quali sono le cause?
La tachicardia in gravidanza è tanto diffusa quanto, nella maggior parte dei casi, fisiologica visto che il cuore deve pompare sangue sia per la mamma che per il feto: ecco perché si verifica e cosa fare.
Tachicardia in gravidanza, un disturbo comune che - però - può causare qualche preoccupazione tra le gestanti, specialmente tra quante si trovano a vivere le loro prima gravidanza. In linea di massima, però, non ci si deve spaventare perché l'acceleramento dei battiti cardiaci è quasi fisiologico visto che il cuore si trova a dover pompare una quantità superiore di sangue e, nella maggior parte dei casi proprio per questo motivo, fronteggia la nuova esigenza battendo più velocemente. Se questo, però, vale in linea generale è anche vero che le cause della tachicardia durante la dolce attesa sono - ovviamente - ben più numerose e varie: ecco le principali e i suggerimenti su cosa fare.
Tachicardia inizio gravidanza o ultimi mesi?
Generalmente la tachicardia in gravidanza si presenta nei primi periodi di gestazione o all'avvicinarsi della data presunta del parto. Al di là dei sentimenti che animano le gestanti in questi due istanti della propria vita, e che possono di per sé scatenare sentimenti contrastanti tra cui un accenno d'ansia e dunque portare i battiti ad accelerare, esistono delle giustificazioni specifiche in entrambi i casi. Se i battiti accelerano nei primi periodi, infatti, la causa potrebbe essere semplicemente una vasodilatazione (con conseguente calo di pressione) destinata a risolversi autonomamente allo scadere del sesto mese. Se la tachicardia si verifica - come spessissimo accade - alla fine della gravidanza, invece, le cause possono essere molteplici ma, in generale, non preoccupanti: dall'aumento del peso corporeo (che causa un surplus di lavoro al cuore) a una carenza di ferro, da un aumentato fabbisogno di sangue nel feto fino alla semplice ansia rispetto all'arrivo (ormai imminente) di questa nuova vita.
Tachicardia in gravidanza, cosa fare?
Come si è visto, quindi, la tachicardia in gravidanza - nella maggior parte dei casi - non rappresenta un disturbo preoccupante e deve essere affrontata con tutta tranquillità. Se, però, la sensazione di batticuore diventa particolarmente fastidiosa o i battiti risultano troppo accelerati (da 90 al minuto in su, in linea generale) può essere necessario intervenire per capire le cause di questa problematica. Oltre alle giustificazioni viste prima, infatti, a causare la tachicardia in gravidanza possono essere anche disturbi alla tiroide (che, durante la dolce attesa, affronta un periodo di iper lavoro) o un'anemia che può acuirsi durante la gravidanza visto che, in questo periodo, cresce il fabbisogno di ferro. In questi casi, quindi, sarà necessario informare il ginecologo che prescriverà un semplice esame del sangue attraverso il quale identificare l'eventuale problema.