Alienazione parentale: cos’è la Sindrome di Alienazione Genitoriale

L’idealizzazione di uno dei due genitori si verifica più spesso nei figli di genitori separati, è spesso collegata all’età dei bambini e può avere conseguenze a lungo termine.
 

L'alienazione parentale è stata studiata per la prima volta nel 1984 e colpisce i bambini costretti a "schierarsi" con l'uno o l'altro genitore. © Tatiana Kostareva/123rf

In guerra e in amore, si sa, tutto è permesso ma è proprio quando l’amore viene meno che una lotta senza esclusione di colpi può avere le conseguenze più tragiche. La Sindrome di Alienazione Genitoriale è proprio il risultato di questa infelice dinamica e tocca (con maggior frequenza) i figli di genitori separati che, continuamente “bersagliati” dalle opinioni della mamma sull’ex marito o del papà sull’ex moglie, in alcuni casi si “schierano” con l’uno o con l’altra interrompendo i contatti con chi viene identificato come il nemico.

 

Sindrome di Alienazione Parentale: l’età del bambino

Queste opinioni ininterrotte, infatti, consapevolmente o meno, portano avanti una denigrazione (spesso ingiustificata) che viene recepita, e fatta propria, dal bambino con l’immediata conseguenza di uno schieramento dalla “parte” di un genitore ai danni dell’altro. L’alienazione parentale, ovviamente, non si verifica sempre e il comportamento dei piccoli di casa dipende molto dall’età: se i bambini sono piccoli tenderanno, infatti, ad ignorare le accuse rimanendo “fedeli” a entrambi i genitori malgrado tutto. I problemi si verificano più spesso quando i ragazzi sono più grandicelli e - per un malcelato senso di lealtà o, semplicemente, per cercare di evitare il conflitto - si schierano.

Tornata al centro della cronaca dopo la sentenza del Tribunale civile di Roma che ha condannato a 30 mila euro di multa una mamma che parlava male dell’ex marito, l’alienazione parentale però non ha un gran seguito nella comunità scientifica internazionale.

 

Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS): diatriba scientifica

Lo schieramento forzato del bambino può avere conseguenze anche gravi sul suo sviluppo emotivo ed è per questo che, presentando per la prima volta il disturbo nel 1984 e definendolo PAS (Parental Alienation Syndrome), lo psichiatra statunitense Richard Gardner ha parlato a questo proposito di dinamica psicologica disfunzionale. Un’etichetta che, però, non ha convito la maggior parte della comunità scientifica internazionale ― né in campo medico né in campo giuridico  ― tanto che, a 32 anni di distanza, la Sindrome di Alienazione Genitoriale non è riconosciuta come un disturbo psicopatologico in molti paesi.

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