Inserimento al nido: come funziona?

Gradualità e tranquillità sono le parole chiave di un buon inserimento all’asilo nido: ecco come affrontare il (temuto) momento del distacco. 

Inserimento al nido: l'importante è iniziare per tempo spiegando ai piccoli di casa cosa aspettarsi dalla nuova routine.


Inserimento al nido significa molte cose, significa – per i genitori – l’inizio di una nuova routine ma significa anche – per i piccolissimi scolari – un cambiamento radicale e, spesso, un po’ incomprensibile. Mentre settembre, con la sua prima campanella, si avvicina è necessaria un po’ di preparazione al primissimo giorno di scuola, una preparazione che riguarda sia i piccoli sia i loro genitori. 

Primo giorno di asilo: cosa fare prima?

Il primo consiglio per i genitori che dovranno affrontare l’inserimento al nido è quello di organizzarsi per tempo, spiegando – con tranquillità – ai bambini che con settembre cambierà qualcosa. Parlate loro della scuola che frequenteranno, dei nuovi ritmi che dovranno prendere e dei compagni che conosceranno lasciandogli capire che le maestre che saranno con loro per molte ore durante il giorno sono persone delle quali vi fidate. Se i genitori sono tranquilli, infatti, anche i piccoli affronteranno il momento del distacco con disinvoltura e fiducia.

Ambientamento: perché è importante?

Quando il primo giorno di scuola arriverà saranno le educatrici a guidare i genitori per favorire l’ambientamento dei loro piccoli e garantire un distacco, che sarà graduale ma necessario. Affidatevi alla loro competenza senza opporre resistenze inutili e ricordate che i piccoli percepiscono l’eventuale disagio dei loro genitori. La cosa importante da fare sarà – di nuovo – parlare con i bambini, offrendogli coordinate temporali precise: è importante, infatti, ricordare che le locuzioni temporali (tipo “ci vediamo tra un attimo”, “vengo a prenderti tra poco”) sono molto difficili da comprendere a quell’età e dunque l’ideale è fornire ai bambini dei riferimenti quotidiani che loro possano comprendere più facilmente. Quando li lascerete soli per la prima volta, quindi, dite loro qualcosa come “la mamma va a comprare il pane e torna”, trattandosi di un’attività della quale loro conoscono bene le tempistiche sarà più semplice per i piccoli capire il tempo che dovranno trascorrere da soli. 

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