Rosmarino: l’erba aromatica per oli, tisane e decotti

L'erba aromatica mediterranea è perfetta per insaporire carni, pesci, verdure, sughi e salse ma anche per creare tisane e decotti dalle molteplici proprietà. 

L'olio al rosmarino non solo insaporisce le pietanze ma le rende anche più digeribili.


Il rosmarino è un po’ come il prezzemolo: a patto di amarne il sapore sta bene (quasi) con tutti i cibi. L’erba aromatica (e afrodisiaca) dalle decine di proprietà officinali (tra le altre cose è un rimedio naturale contro tosse, mal di gola, raffreddore e perfino depressione) è una delle protagoniste della dieta mediterranea: va a braccetto (così com’è) con carni, pesci e verdure, è perfetta per insaporire sughi e salse ed è la regina delle marinature, delle grigliate e delle focacce. Insomma, ad averne un paio di rametti in cucina (ancora meglio una piantina sul balcone) non c’è che l’imbarazzo della scelta.  

Olio al rosmarino 


Per creare un olio saporito con cui condire (e rendere più digeribili) carni (d’agnello, di manzo, di coniglio, di pollo, di maiale e d’anatra), pesci (salmone, orata, branzino, persico, merluzzo e trota) e verdure (tutte) è sufficiente procurarsi un litro di olio evo di buona qualità, 4 o 5 rametti di rosmarino, qualche spicchio d’aglio e (in caso lo vogliate piccante) anche 4 piccoli peperoncini rossi secchi. Prima di tutte sterilizzate il contenitore di vetro che dovrà avere una chiusura ermetica, quindi sciacquare e far asciugare gli ingredienti e poi versarli insieme all’olio in un tegame che va messo sul fuoco e scaldato a fiamma bassa fino a raggiungere i 60-70°C. Fate attenzione: non deve friggere ma arrivare a una temperatura tale da permettere al rosmarino (e in caso anche al peperoncino) di rilasciare gli oli essenziali. L’operazione va ripetuta due volte lasciando che l’olio si raffreddi tra una operazione e l’altra. Infine l’olio può essere filtrato o versato direttamente nella bottiglia sterilizzata. Da sapere: con il tempo l’olio con i peperoncini diventa più piccante. 

Infuso di rosmarino

Prima ancora di insaporire le portate (abitudine che debutta intorno al 300 d.C.), il rosmarino è il protagonista di infusi, decotti e tisane dalle molteplici proprietà: se l’infuso e la tisana aiutano la digestione, attenuano i dolori gastrointestinali e il bruciore di stomaco, sono un ricostituente naturale e un alleato contro i reumatismi - per prepararli basta lasciare in infusione qualche rametto secco e accuratamente ripulito per una decina di minuti -, il decotto - che si ottiene invece mettendo i rametti essiccati e ben puliti a bollire per una decina di minuti - è indicato per la sua azione purificante e per combattere il mal di gola intenso.  

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