Fiori primaverili: a tutto colore (e profumo)
Viole, primule e iris: i fiori primaverili ambasciatori della bella stagione fanno capolino tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo regalando colori e profumi. Ecco i principali.
Sgargianti, di tutti i colori, dai petali screziati: tra i fiori primaverili le viole hanno uno dei posti d’onore. Fatte le specifiche presentazioni (ne esistono più di 400 varietà), la più nota è la Viola tricolor meglio nota come Viola del pensiero, quelle con i petali violacei si chiamano Viola cornuta, quella molto profumata, di colore viola intenso è la Viola mammola, quella gialla o lillà è la Viola calcarata. Facili da coltivare sono perfette da regalare: il messaggio “sei nel mio cuore” arriverà forte e chiaro.
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Le primule
Le primule sono i fiori primaverili per eccellenza: dal latino primus perché sono loro a fiorire per prime quando la neve cede il posto ai prati verdi. I petali sono coloratissimi e oltre a decorare il vostro giardino o il vostro terrazzo possono anche essere usati in cucina, in decotti dalle proprietà diuretiche.
Nel piantarle a terra o nell’invasarle, dovete tenere a mente che le primule nascono e crescono nei boschi, quindi ha bisogno di terreni ricchi di humus e ben concimati. Così come il loro posto ideale è una zona fresca, lontano dalla luce diretta del sole a meno che non siano baciate (solo) dai raggi del mattino.
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Il narciso
Amato dalla notte dei tempi, il narciso è (diventato) il più vanitoso dei fiori primaverili. Tra i primi a sbocciare, può crescere praticamente ovunque ha solo bisogno di un terreno leggero, molto ben drenato e non troppo concimato. La posizione ideale per piantare i bulbi è in pieno sole o a mezz'ombra ma solo se il clima è particolarmente caldo. Ricordate che i narcisi vanno adulati e ci vuole pazienza: per vederli al massimo del loro splendore bisogna piantarli in terra (a 20-25 centimetri) e aspettare 4 anni, quando la fioritura raggiunge il meglio. Tanto per la cronaca: in Italia esistono 5 specie di Narciso: il Bucaneve, lo Zafferanastro giallo, quello appenninico e il Giglio marino.
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I gigli
Se i bulbi sono stati piantati in autunno o all’inizio dell’inverno allora il profumo intenso vi annuncerà l’arrivo del più blasonato dei fiori primaverili, il giglio. Per un buon risultato devono crescere in pieno sole e su un terreno ben drenato.
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L'iris
Iris, in greco arcobaleno, è uno dei fiori primaverili più eleganti. Celebrato dallo stile Liberty, trasforma il contesto in una fiaba, grazie alla delicatezza dei petali che vanno dal blu e viola intenso al giallo paglierino passando per arancione, giallo e rosa. Gradevolmente profumate, le iris sono fiori resistenti che vivono parecchi anni senza particolari cure anche su terreni asciutti e calcarei, meglio se in piena luce e lasciate in libertà, l’importante è tenere pulito il terreno eliminando le erbacce, le foglie rovinate e secche.
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Il glicine
Tra i fiori primaverili, il glicine - anche noto sotto il nome di wisteria - , con i suoi fiori a grappolo dal colore e profumo intensi è quello che meglio racconta il ritorno della bella stagione: memorabili i pergolati delle case che tra marzo e aprile esplodono in un tripudio di rami che possono raggiungere anche i 30 centimetri di lunghezza. Che non si pensi, però, che sia un gioco da ragazzi: la pianta originaria di Cina e Giappone ha bisogno di attenzione e cure. Necessarie, anzitutto, una buona impostazione, una specifica concimazione e poi un’accurata e precisa potatura.
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Il giacinto
Il giacinto non è solo tra i più profumati dei fiori primaverili. Il giacinto è anche il fiore perfetto per fioriture indotte (in casa) in pieno inverno: basta piantare i bulbi e aspettare che i fiorellini sboccino profumando un’intera stanza in un’esplosione tanto breve (fiorisce una sola volta l’anno) quanto intensa. La palette di colori soddisfa chiunque: dal blu, al giallo e arancio passando per rosa, lavanda, violetto, e persino fucsia.
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Il gelsomino
Tra i fiori primaverili, il gelsomino è il più noto anche grazie all’inteso profumo emanato dai piccoli fiori a forma di stella della pianta che fece impazzire Cosimo I de' Medici, detto il Gran diavolo. Fu lui per primo, a metà del Cinquecento, a possederne qualche esemplare e se ne invaghì a tal punto da proibire a chiunque frequentasse il suo giardino di regalarne anche un solo fiorellino.
Nonostante la varietà più diffusa sia bianca, ne esistono anche in rosa, giallo e rosso e si possono trovare quelle più compatte e cespugliose che arrivano a 1 metro di altezza e quelle rampicanti o sarmentose che raggiungono anche i 10-15 metri.
Resistenti e facili da mantenere, amano le posizioni in pieno sole, i terricci sciolti, neutri e ben drenati. Per i primi due anni vanno bagnati una volta a settimana, in seguito la pianta si autogestisce.
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Le fresie
Tra i fiori primaverili, la fresia è quello che si fa attendere più degli altri: la fioritura è a metà della stagione ma la meravigliosa semplicità dei profumatissimi fiori (soprattutto quelli gialli o bianchi) ripaga dell’attesa. Originaria della zona sudafricana di Capo di Buona Speranza, la fresia si veste di bianco, giallo, rosso, arancio, viola e blu, ama stare in pieno sole o mezz’ombra (ma solo se le temperature sono davvero elevate) e cresce alla perfezione in un terreno leggero, anche sabbioso, sempre ben drenato. Se non vengono lasciati al gelo dell’inverno assicurano numerose primavere fiorite.
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Le camelie
Il più elegante dei fiori primaverili si chiama camelia ed è arrivato in Europa all’inizio del 1700, facendo strage di cuori (è il fiore della devozione, da regalare alla dolce metà per suggellare amori eterni).
Nonostante l’apparenza leggiadra, le camelie sono piante rustiche e ben adattabili, molto resistenti al freddo (meno alle gelate tardive che rischiano di danneggiare i boccioli), crescono in terra acida - il pH ideale è compreso tra 5 e 6 - e necessitano di almeno due concimazioni l’anno (fine inverno e fine estate) anche se per arbusti ben fioriti e in salute sarebbe meglio concimarle ogni tre mesi.
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