Sincope: significato e cause
Bisogna allarmarsi, quando si parla di sincope? In assenza di patologie cardiache, si tratta di solito di un disturbo benigno.
Significato
Per sincope si intende una improvvisa ma transitoria perdita dello stato di coscienza, che può essere associata ad alterazioni circolatorie e respiratorie. Può essere di tre tipi: di natura cardiaca, vascolare o di altra natura.
Sincope cardiaca
Si tratta di una sincope di origine cardiacovascolare legata generalmente a disturbi del ritmo od a lesioni che determinano il ridursi della gittata cardiaca.
Sincope vasovagale
Più frequente è la sincope vasovagale, o sincope neuromediata, che è una tipologia di sincope di natura vascolare: si manifesta con uno svenimento dovuto ad una riduzione (temporanea) della quantità di sangue che affluisce al cervello: una situazione assolutamente benigna e con un completo recupero. Può capitare in modo improvviso o essere preceduta da segnali (o prodromi) come astenia, sudorazione, capogiri, calo della vista e nausea.
Sincope di altra natura
Ci sono poi forme differenti, come la sincope epilettica o da causa metabolica, dovute a specifici stati patologici.
Cause
Quando la causa è una malattia cardiaca, va trattata con la massima urgenza. Di per sé, però, si tratta di un sintomo che può essere ugualmente associato sia a condizioni benigne sia a situazioni potenzialmente ad alto rischio, soprattutto per il cuore.
Quando andare dal medico
Bisogna sempre andare dal medico di famiglia specie se il disturbo è legato a situazioni stancanti e stressanti, ad esempio un luoghi affollati nel quale si è rimasti a lungo in piedi. Anziani, sportivi e soggetti che svolgono attività di responsabilità (autisti o piloti, ad esempio), dovrebbero comunque riferire prontamente l’evento al proprio medico, anche se si è trattato di un singolo episodio.
Foto: © Roman Samborskyi - 123RF