Baby swap e baby shop: il risparmio dalla culla all'adoloscenza
Dalla culla all'adolescenza la spesa per i figli è un salasso per l'economia domestica ma tra baby swap e baby shop dell'usato, oggi i modi per risparmiare sono sempre di più, sempre più chic e sempre più social.
Se è vero che i figli so' piezz'e core, è anche vero che sono un salasso per l'economia domestica. Soprattutto nel primo anno di vita, quello dove tocca procurarsi lettino, passeggino, fasciatoio, ovetto e seggiolone, dove i pannolini vanno via più del pane, le tutine durano un mese e tra latte artificiale e pappine, il portafoglio è sempre aperto. A fare i conti, ogni anno, c'è l'Osservatorio di Federconsumatori che, nell'ultimo rapporto, ha calcolato da un minimo di 6 mila e rotti euro a un massimo di 14 e qualcosa. Con un aumento, rispetto all'anno precedente, di circa il 2-3%. Insomma, una bella botta. La bella notizia, però, è che dalla culla all'adolescenza i modi per risparmiare sono sempre di più, sempre più chic e sempre più social.
Una volta c'erano solo le amiche. Oggi ci sono il baby swap (il baratto), dove sconosciute mamme si scambiano ciò che serve e i baby shop del vintage in formato mini, dove vestiti, accessori e mobili per i più piccoli, perfettamente conservati, con una storia da raccontare e un prezzo contenuto, passano da una casa all'altra. Secondo il sito di annunci online Kijiji che ha fatto un po' di paragoni tra il nuovo e l'usato, il risparmio potenziale si aggira intorno agli 855 euro. Senza contare la soddisfazione che, nel riciclo, è doppia: c'è quella della mamma che compra - e magari si toglie un paio di sfizi che mai avrebbe considerato in un negozio tradizionale -, e c'è quella della mamma che vende: oltre a rientrare di parte della spesa, sa che i tanto amati (e troppo poco usati) completini, giochi e chi più ne ha ne metta, invece di finire nel dimenticatoio, renderanno felice qualche altro bambino (e genitore). Se poi si considera il Pianeta, allora diventa addirittura tripla.
Infine, c'è L'usato dei piccini, il negozio online dove "i genitori possono vendere tutto ciò che non usano più e comprare tutto quello che serve". Dopo quattro mesi in vetrina, tutto ciò che rimane invenduto, se non viene ritirato dal proprietario, viene donato in beneficienza all’associazione Salvamamme che aiuta umanamente, psicologicamente e materialmente i genitori in difficoltà. A voi la scelta, risparmiare non è mai stato così cool.
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