Storia della Befana: origini e tradizioni
L'Epifania tutte le feste porta via! Con il 6 gennaio si concludono le vacanze natalizie e si ritorna alla normale routine. In tutta Italia la Befana, così chiamata a causa del nome Epifania storpiato in “Beffania”, viene festeggiata con diverse feste popolari (tra gare di canottaggio e percorsi di resistenza per bambini e grandi) ma, da Nord a Sud, resiste la tradizione della calza "imbottita" (ad arte) con dolciumi e giocattoli. Ma l'arrivo della vecchietta "con le scarpe tutte rotte" non significa solo caramelle: ecco le vere storie della Befana.
Origini della Befana: la tradizione pagana
Entrata ormai a pieno titolo nella tradizione delle festività cattoliche, il personaggio della Befana ha, in realtà, un'origine pagana. La prima tradizione che ha visto questa vecchia strega buona nei panni della protagonista, infatti, era quella che la identificava con una sorta di Madre Natura che, nella dodicesima notte dopo il Natale, - prima di morire lasciando il posto alla sua erede del nuovo anno -, passava per le case lasciando in eredità semi e gemme che ciascuno avrebbe dovuto piantare per contribuire alla rinascita della natura stessa.
Festa della Befana: le origini cristiane
Nella tradizione cristiana, invece, il giorno dell'Epifania coincide con il passaggio dei Re Magi che portano oro, incenso e mirra al bambin Gesù. Secondo la tradizione, infatti, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre - mentre vagavano sperduti alla ricerca della mangiatoia - incontrarono una vecchietta e, dopo averle chiesto informazioni sulla strada, la invitarono a seguirli. Lei, però, si rifiutò salvo - il mattino seguente - pentirsi della sua scelta e iniziare a cercarli vagando tra le case e distribuendo a ogni bambino un piccolo omaggio. Ecco perché ogni anno, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio, passa per le case di tutti i bambini portando i doni che avrebbe dovuto portare a Gesù.