Orari sregolati: come avere una vita sana
C'è chi lavora dalle nove alle sei. Ma c'è chi si alza all'alba, chi fa il turno di notte, e chi ha ogni giorno un orario diverso. Come riuscire ad avere una vita sana quando gli orari sono sballati?
Receptionist, barista in discoteca, operaio, infermiere... sono tante le professioni che impongono un ritmo di vita particolare, e non sempre in accordo con il nostro orologio biologico.
Certo, lavorare di notte può avere i suoi vantaggi: si evita la folla sui mezzi pubblici alle otto del mattino, si può fare la spesa (o fare shopping) in pieno giorno, quando i negozi sono meno affollati, evitare le code in banca e in posta all'ora di punta... ma per l'organismo non è facile abituarsi a questi orari. Il nostro corpo è programmato per seguire il ritmo circadiano, che dura 24 ore. Questo ritmo dipende dalla quantità di luce ma anche da altri fattori che, globalmente, predispongono l'organismo a lavorare di giorno e riposare di notte.
Diversi studi hanno permesso di dimostrare che turbare questo equilibrio può provocare alcuni disturbi, per esempio:
- una stanchezza cronica dovuta alla mancanza di sonno. È difficile dormire otto ore di fila senza svegliarsi nel bel mezzo della giornata. Questa stanchezza accumulata logora l'organismo e riduce la speranza di vita. E influisce anche sullo stato d'animo: stress e cattivo umore sono spesso dietro l’angolo.
- Disturbi della digestione e aumento di peso, anche se non si mangia di più. La spiegazione: di notte, anche se si è svegli, la digestione è meno efficace e il corpo tende a immagazzinare i grassi. Le pause golose nel cuore della notte sono quindi più dannose di quelle in pieno giorno. Il rischio non è solo di prendere qualche chilo, ma anche di sviluppare delle patologie cardiovascolari.
- Secondo uno studio effettuato nel 2007 dal Centro Internazionale di Ricerca per il Cancro (IARC), i turni di notte potrebbero favorire l'insorgere di tumori. La colpa, ancora una volta, sarebbe dell’alterazione del ritmo circadiano, che provoca dei disturbi del metabolismo e indebolisce le difese immunitarie. Le ricerche sono ancora in corso; ma è comunque certo che, al di là del cancro, avere degli orari sregolati non fa bene alla salute.
Le soluzioni
Cambiare gli orari di lavoro non è semplice. È più facile cambiare le proprie abitudini e prendere qualche precauzione:
- Prima di tutto, il segreto è di non lavorare troppo a lungo di notte. È stato constatato che i primi effetti si fanno sentire dopo cinque anni. Se ne avete la possibilità, cercate di non lavorare di notte per troppi anni, anche se non sempre è una libera scelta.
- Bisogna anche cercare di non adattarsi al ritmo del resto della famiglia. È vero, è difficile dormire mentre tutti gli altri sono a casa e rinunciare ad alcuni momenti insieme (come un pranzo in famiglia). Ma è il prezzo da pagare per riposarsi come si deve.
- Attenzione anche a non cambiare completamente gli orari durante il week-end. Meglio trovare un compromesso per approfittare dei momenti in famiglia senza alterare completamente il proprio ritmo.
- È importante mangiare in modo sano ed equilibrato, più volte al “giorno”. È meglio sforzarsi di consumare un pasto durante la notte, anche se è alle 3 del mattino. Il tutto facendo attenzione a privilegiare frutta e verdura e andandoci piano con grassi e zuccheri, perché si fa più fatica a eliminarli durante la notte. Quando tornerete a casa, tutti staranno facendo colazione, ma per voi sarà il momento della cena. Saltare i pasti non fa bene, e si corre il rischio di avere degli attacchi di fame.
- Lo spuntino è una buona idea perché permette di tenere sveglio il corpo. Ma anche in questo caso è meglio optare per un frutto anziché per una barretta di cioccolato.
- È meglio diffidare del caffè. Permette di stare svegli, ma può anche causare dei disturbi del sonno e del ritmo cardiaco.
- Essere seguiti da un medico regolarmente permette di individuare subito i cambiamenti e gli eventuali problemi di salute, e di intervenire il prima possibile.