Cos'è la cisti ovarica?

Il termine cisti ha una connotazione negativa perché si riferisce a un tumore. Le cisti ovariche, però, sono benigne nel 90 % dei casi e non necessitano un intervento chirurgico, tutt’al più una terapia medica.


La cisti ovarica è benigna nel 90% dei casi.


La cisti ovarica è una raccolta anormale di liquido contornato da una membrana all’interno dell’ovaio. La dimensione di una cisti può essere molto variabile (da qualche millimetro a diversi centimetri di diametro). Un ovaio che presenta più cisti è detto policistico.

Le tipologie di cisti

Questo tumore delle ovaie può presentarsi sotto diverse forme: cisti funzionale (per difetto del funzionamento dell’ovaio) o cisti organica (dovuta all’alterazione della struttura dell’ovaio), che può essere benigna o maligna.

Nel 90% dei tumori alle ovaie, la causa è una cisti funzionale. Benigna nella maggior parte dei casi, è imputabile a dei cambiamenti ormonali (dovuti all’assunzione della pillola, per esempio), che trasformano un follicolo o un corpo luteo in cisti. Nel primo caso si parla di cisti follicolare (risultato dell’evoluzione anormale di un follicolo che, invece di scoppiare il 14esimo giorno del ciclo, continua ad ingrossarsi) e di cisti luteale nel secondo caso (corrispondente ad una distensione del corpo luteo, tessuto formato dalla trasformazione del follicolo dopo l’ovulazione).

Talvolta, può essere una cisti organica, la cui causa è il più delle volte sconosciuta. Contrariamente alle cisti funzionali, che appaiono e scompaiono a seconda dei cicli mestruali, la cisti organica non è transitoria e la sua morfologia non evolve. Se ne distinguono 3 tipi: la cisti dermoide (dalla struttura identica a quelle della pelle), la cisti della mucosa (dalla secrezione locale di una sostanza pastosa composta di zuccheri complessi, la mucina), e la cisti sierosa, il cui contenuto è più fluido che nel caso precedente.

Asintomatica nella maggior parte dei casi

Le cisti funzionali possono cambiare dimensione e apparire o scomparire durante i cicli successivi. Per lo più indolori, non vengono scoperte se non per caso durante una visita ginecologica. Per affinare la diagnosi, il ginecologo può richiedere un’ecografia pelvica (della zona del pube) per precisare la sua posizione e le sue dimensioni.
Possono comunque provocare un senso di pesantezza all’addome, un dolore durante i rapporti sessuali, un arresto del ciclo (amenorrea) o ancora un fastidio quando si urina.

Nei casi più rari una cisti può torcersi, il ché necessita di un intervento d’urgenza per distenderla e poi toglierla. In caso di torsione della cisti, come nei casi di strappo o d'infezione, la paziente accusa dolori violenti, vomito e a volte anche febbre. In questi casi bisogna assolutamente intervenire d’urgenza.

I trattamenti

A seconda che la cisti sia organica o funzionale, il trattamento non è lo stesso. Per quanto riguarda la cisti funzionale, il ginecologo può decidere di non intervenire se non la giudica troppo grave, ma si impegnerà a seguirne il decorso durante le visite successive per sorvegliarne l’evoluzione. Se si sceglie una terapia medica, si fa appello ad un farmaco che blocca l’ovulazione (come la pillola anticoncezionale): la cisti scompare di solito nel giro di pochi cicli.

Per quanto riguarda la cisti organica, viene rimossa per lo più attraverso un intervento chiamato laparoscopia (tecnica di diagnostica chirurgica poco invasiva e di intervento sulla cavità addominale). In generale, l’ovaio è preservato, così come la fecondità.


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